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Annessione israeliana dei territori occupati in Cisgiordania: le richieste della società civile italiana

Annessione israeliana dei territori occupati in Cisgiordania: le richieste della società civile italiana

Nel giorno individuato dal governo israeliano per avviare il processo di annessione unilaterale dei territori palestinesi illegalmente occupati, circa il 30% della Cisgiordania, la società civile italiana ha deciso di inviare una delegazione ad incontrare il neonato intergruppo parlamentare per la pace in Madio Oriente, presieduto da Laura Boldrini e del quale fanno parte altri deputati, tra i quali Lia Quartapelle, Enza Bruno Bossio, Stefano Fassina, Erasmo Palazzotto. All’incontro di ieri, primo luglio, hanno partecipato diversi rappresentanti di organizzazioni della società civile impegnata per la pace e la difesa dei diritti dei palestinesi: Luisa Morgantini (Società Civile Palestina), Paolo Pezzati (Oxfam e Piattaforma Ong italiane in Medio Oriente e nel Mediterraneo), Mao Valpiana, Franco Uda e Francesco Vignarca (Rete della Pace e Rete Italiana per il Disarmo) hanno anche consegnato all’intergruppo parlamentare una Lettera/Appello firmata da migliaia di cittadini, con una serie di proposte al governo italiano.

«Ora più che mai – si legge in un comunicato congiunto delle realtà che hanno partecipato all’incontro – è importante continuare a chiedere che l'Italia e l'Europa si schierino ed agiscano per la pace giusta tra Israele e Palestina, avendo come riferimenti insostituibili sia il rispetto del diritto internazionale e delle risoluzioni delle Nazioni Unite sia la prospettiva del riconoscimento dello stato di Palestina nei confini del 1967 con Gerusalemme capitale condivisa, in coesistenza con lo stato d'Israele. In particolare, in questo frangente, dove le azioni unilaterali annunciate dallo Stato di Israele possono ulteriormente peggiorare una situazione già drammatica in Palestina e nell’intera regione, determinando un colpo mortale per il diritto internazionale».

In particolare, la società civile italiana chiede con forza «che il Parlamento italiano si esprima chiaramente e in tempi brevi contro qualsiasi ipotesi di annessione unilaterale, nemmeno di una piccola porzione di territorio palestinese. In questo modo finalmente si unirebbe ad altre assemblee elettive degli Stati membri dell’Unione Europea e renderebbe più forte l’azione del Governo in sede europea ed internazionale». Infine, i partecipanti hanno raggiunto l’accordo di organizzare «una conferenza della società civile israeliana e palestinese, delle realtà di pace impegnate nel dialogo e per una soluzione nel pieno rispetto del Diritto internazionale e della sicurezza nell'area. L'Intergruppo Parlamentare per la Pace in Medio Oriente e le reti della società civile italiane ospiteranno e favoriranno l’incontro».

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