
Ancora un sacerdote ucciso in Salvador. Costernazione e incredulità
Lo hanno ritrovato vicino alla sua macchina sulla strada che lo riportava a casa, al Seminario filosofico "San Óscar Arnulfo Romero" di cui era rettore. Il corpo del sacerdote p. Ricardo Cortez della diocesi di Zacatecoluca, nel cuore del Salvador, era fuori della sua automobile, crivellato di proiettili. L’omicidio risale al 6 agosto, secondo la ricostruzione delle autorità che stanno conducendo l’indagine.
Un atto «vile», un «crimine esecrabile» che resta inspiegabile, scrive in una nota la diocesi. Il sangue innocente di un «buon sacerdote» «continua a bagnare la terra del Salvador» in questo «anno di martirio, che ricorda i quarant'anni dall'assassinio di monsignor Oscar Romero, ma anche l'anniversario del martirio di padre Cosme Spessotto e altri confratelli».
«Costernazione per un crimine abominevole», per «questo gravissimo e sacrilego assassinio» è stata espressa dalla Conferenza episcopale salvadoregna nel comunicato datato 8 agosto e che «il terzo omicidio perpetrato negli ultimi anni contro i nostri sacerdoti», uccisi uno nel 2018 (Walter Osmir Vásquez), uno del 2019 (p. Cecilio Pérez). «Esigiamo che si chiarisca la verità e che sia fatta giustizia», aggiungono, «esigiamo che tali delitti non rimangano impuniti perché non si ripetano mai più».
«La coraggiosa testimonianza dei nostri martiri e quella dei nostri sacerdoti assassinati - concludono i vescovi - incoraggia e spinge tutti noi a continuare a dare una testimonianza fedele alla nostra la fede in Cristo, per vincere il male con il bene. Il sangue dei martiri rafforza e fa fruttificare la fede dei cristiani».
*Cattedrale di Zacatecoluca, tratta da Wikimeia, immagine originale e licenza
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