
"Fermiamo la follia Total", in nome della Terra
Di seguito, una petizione di Avaaz da firmare subito, "Fermiamo la follia Total", indirizzata al capo di Total Patrick Pouyanné e a tutti i finanziatori del progetto Eacop, per contrastare un ulteriore scempio del continente africano, del Pianeta e del futuro dell'umanità. Per approfondire il tema, "Uganda, la pandemia non ferma Total" (Nigrizia); "Un grande oleodotto che dall’Uganda porti il petrolio sulle coste della Tanzania. Ecco il progetto" (Dire); "Le ONG in Uganda accusano la Total: pesanti violazioni dei diritti umani e ambientali" (Africa Express).
Cari avaaziani,
Il colosso petrolifero francese Total vuole costruire il più grande oleodotto riscaldato al mondo -- proprio nel cuore dell'Africa!
Squarcerà alcuni dei parchi naturali di elefanti, leoni e scimpanzé più importanti al mondo, sfollerà decine di migliaia di famiglie, e accelererà la totale catastrofe climatica.
Le comunità locali stanno facendo tutto il possibile per fermare il progetto, ma è dura contro una delle multinazionali più potenti al mondo. Hanno bisogno del nostro aiuto per rendere simbolica e internazionale la loro battaglia.
La cosa assurda è che mentre spinge per l'oleodotto, il capo di Total cerca anche di far passare la sua azienda come leader delle energie pulite! Denunciamo questa ipocrisia con una valanga di firme e un appello che non passerà inosservato in tutta la Francia, finché la nostra campagna non si trasformerà in un incubo mediatico per la Total. Firma per schierarti con le coraggiose comunità che stanno lottando contro tutto questo -- prima che sia troppo tardi!
Per essere chiari -- questo progetto è gigantesco. Attraverserà più di 200 fiumi e 12 foreste protette, dove vivono tantissime meravigliose creature già a rischio di estinzione. Anche una minima perdita di petrolio potrebbe diventare una catastrofe.
Non sarà facile fermarli, ma abbiamo un piano -- faremo in modo che tutti sappiano che dietro l'oleodotto c'è la Total, pubblicheremo annunci ed editoriali in vista di un processo storico in Francia, collaboreremo con organizzazioni locali e internazionali e importanti gruppi di pressione per far prendere posizione a politici e imprenditori influenti.
Gli azionisti dell’oleodotto sostengono che creerà posti di lavoro, ma gli esperti dicono che i posti fissi sarebbero solo 300 -- a fronte degli enormi danni ambientali e sociali che minaccia di provocare. Inoltre rispedirà la regione nel passato dei combustibili fossili, proprio mentre il mondo si sta preparando a un futuro di energia pulita.
Questa campagna non è solo per fermare un investimento sconsiderato, e neanche solo per proteggere la fauna africana. Non possiamo permetterci di continuare a estrarre petrolio -- questa è la battaglia di tutti, per proteggere la vita stessa sul Pianeta, difendere i più vulnerabili e mettere il futuro dei nostri figli al di sopra degli interessi di una manciata di ricchi. Firma la petizione e condividila con tutti quelli che conosci:
La lotta contro il caos climatico è nel DNA del nostro movimento. Abbiamo ispirato milioni di persone a manifestare, e abbiamo condotto agguerrite campagne mediatiche e di sensibilizzazione fino a quando non è stato raggiunto l'Accordo di Parigi. Ma abbiamo anche affrontato potenti multinazionali come Monsanto, e abbiamo vinto. Adesso facciamo tutto il possibile per fermare il folle progetto della TOTAL, prima che sia troppo tardi.
*Fiume Nilo, una delle cascate del Parco Nazionale Murchison. Foto di Oliver Sedlacek tratta da Wikimedia Commons, immagine originale e licenza
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