
La povertà cresce in tempo di pandemia. 8 proposte per adeguare il Reddito di Cittadinanza
Il Reddito di Cittadinanza (RdC) può essere ridisegnato «in maniera più equa, inclusiva e attenta alle nuove emergenze sociali nate con la pandemia». Ne è certe l’Alleanza contro la povertà – rete di realtà istituzionali e sindacali, laiche e cristiane, fondata tra gli altri da Acli, Action Aid, Anci, Azione Cattolica Italiana, Caritas Italiana, Cgil-Cisl-Uil, Cnca, Comunità di Sant’Egidio, Fondazione Banco Alimentare, Forum Nazionale del Terzo Settore, Jesuit Social Network, Save the Children, Umanità Nuova-Movimento dei Focolari – che ha invitato il governo a riflettere su 8 proposte per rafforzare lo strumento del RdC e rispondere così all’aumento della povertà soprattutto in questo tempo di pandemia. L’Alleanza chiede tra l’altro: maggiore attenzione alle famiglie povere e alle famiglie numerose; allargamento della platea di beneficiari anche a 153mila famiglie di stranieri residenti da 2 anni in Italia (la misura attuale prevede 10 anni di residenza); garantire accesso alla misura anche a 320mila famiglie che si sono impoverite recentemente e hanno usufruito del Reddito di emergenza (Rem), allentando i requisiti di accesso alla misura di sostegno al reddito; un rafforzamento, tramite Fondo Povertà, di interventi e servizi sociali.
Leggi le 8 proposte dell’Alleanza contro la povertà.
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