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Religiose e religiosi tedeschi del Cammino sinodale: avanti con le benedizioni alle coppie gay
BERLINO-ADISTA. «Ci uniamo alla lunga fila di coloro che alzano risolutamente la loro voce per la benedizione delle unioni dello stesso sesso e contro una morale sessuale discriminatoria e marginalizzante": questa volta a dire “no” al “no” vaticano a un rito per celebrare in chiesa un’unione gay sono le religiose e i religiosi direttamente coinvolti nel dialogo sulla riforma cattolica del Cammino sinodale tedesco. «Lo facciamo nella consapevolezza che Dio ama tutte le persone allo stesso modo - indipendentemente dalla loro identità di genere e dai loro piani di vita individuali - e li benedice indiscriminatamente», hanno detto in un comunicato stampa, affermando di voler «lavorare a forme liturgiche appropriate per la benedizione delle coppie dello stesso sesso». Il comunicato, che reca undici firme, è sottoscritta dalla presidente della Conferenza tedesca delle Superiore e dei superiori (DOK), suor Katharina Kluitmann, dalla benedettina Philippa Rath e dal priore cistercense e vicepresidente del DOK, p. Bruno Robeck, dalla priora generale delle domenicane di Arenberg a Coblenza, suor Scholastika Jurt, suor Bettina Rupp, delle Suore Missionarie verbite, p. Thomas Wierling dei Canisiani, il gesuita Stephan Kessler e il domenicano Simon Hacker, suor Franziska Dieterle delle Suore Francescane dei Quattordici Santi, Maria Stadler dell'Ordine delle Missionarie di Cristo e suor Nicola Maria Schmitt, delle Suore della Misericordia di San Vincenzo de 'Paoli a Untermarchtal.
Nella loro dichiarazione i religiosi e le religiose affermano che i fondatori delle rispettive congregazioni avevano insegnato «a onorare tutte le persone alla sequela di Gesù senza eccezioni, ad incontrarle apertamente e con ospitalità, ad accompagnarle nel loro stile di vita e a assicurare loro la benedizione di Dio come fratelli e sorelle».
In Germania, come in altri Paesi, c'è una notevole resistenza al divieto imposto dal Vaticano: centinaia di teologi hanno protestato contro il Responsum di Roma e più di 2.000 pastori hanno annunciato che continueranno a benedire le coppie omosessuali; proteste indignate anche dal Gruppo di Lavoro Interfrancescano.
*Foto di Ultrafreiheit tratta di Wikimedia Commons. Immagine originale e licenza
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