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Il Consiglio d'Europa festeggia i 10 anni della Convenzione di Istanbul contro la violenza alle donne

Il Consiglio d'Europa festeggia i 10 anni della Convenzione di Istanbul contro la violenza alle donne

Il Comitato delle Parti della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica, nota anche come “Convenzione di Istanbul”, ha emesso il 6 maggio una Dichiarazione per ricordare i 10 anni da quando è stata aperta alla firma l’11 maggio 2011, a Istanbul. Il Comitato ribadisce il ruolo essenziale della Convenzione e la sua determinazione a rafforzare e accelerare gli sforzi nel prossimo decennio per eliminare la violenza contro le donne e la violenza domestica.

Pur esprimendo «profonda preoccupazione» circa gli ostacoli per porre fine a tutte le forme di violenza coperte dal trattato e condannando qualsiasi passo intrapreso per allontanarsi dai suoi standard, il Comitato elogia il suo «notevole impatto» nell'ultimo decennio non solo per prevenire la violenza, ma anche proteggere le vittime e perseguire i colpevoli sulla base di politiche integrate, elogiando inoltre le ONG per i diritti delle donne nel contribuire a realizzare progressi. Tra i 10 "principi" delineati nella dichiarazione, il Comitato invita gli Stati parti a «intensificare gli sforzi per promuovere e attuare il trattato».

Altre iniziative per l'anniversario includono uno speciale portale online che mostra come la Convenzione abbia ispirato il cambiamento nelle leggi e nelle politiche degli stati europei, contribuendo a salvare la vita delle donne.

Dieci anni fa, la Convenzione di Istanbul - il trattato internazionale più avanzato per prevenire e combattere la violenza contro le donne - è stata adottata all'unanimità dai governi di tutti i 47 Stati membri del Consiglio d'Europa. Mentre la Turchia si è ritirata dal trattato (che entrerà in vigore nel luglio di quest'anno), 33 Stati membri lo hanno ratificato e 12 l'hanno firmato, insieme all'Unione europea. Paesi al di fuori dell'Europa, come la Tunisia e il Kazakistan, stanno cercando di aderirvi.

«Negli ultimi 10 anni», si legge nel comunicato sulla Dichiarazione del 6 maggio, «la Convenzione ha ispirato gli stati a garantire che le donne siano meglio protette contro la violenza e che gli autori di abusi siano ritenuti responsabili. Sono stati introdotti reati nuovi e innovativi riguardanti tutte le forme di violenza contro le donne dove prima non ce n'erano, come lo stalking, il matrimonio forzato e le mutilazioni genitali femminili. Gli Stati hanno modificato le loro leggi per basare il reato di violenza sessuale e stupro sulla mancanza di un consenso liberamente prestato, invece che sull'uso della forza. Sono stati istituiti molti numeri di assistenza telefonica nazionali e nuovi servizi di supporto per le vittime. Il lavoro di monitoraggio nell'ambito della Convenzione contribuisce a sensibilizzare e incoraggiare ulteriori cambiamenti positivi». Nel sito web di monitoraggio è possibile vedere come è progredita l'attuazione della Convenzione di Istanbul Paese per Paese «ed esplorare le tendenze e le sfide a livello europeo nell'attuazione della Convenzione di Istanbul in una revisione orizzontale che sarà presto pubblicata».

«Le donne spesso affrontano la violenza solo perché sono donne», aggiunge il comunicato. «La Convenzione di Istanbul mira a cambiare questi atteggiamenti», anche dando impulso all'istruzione. «Tutti, compresi uomini e ragazzi, hanno un ruolo da svolgere nella prevenzione della violenza contro le donne e nel garantire che le disposizioni della Convenzione di Istanbul siano trasformate in azioni che miglioreranno la sicurezza e l'emancipazione delle donne e delle ragazze in Europa».

«Il decimo anniversario della Convenzione di Istanbul offre un'opportunità unica per evidenziare i suoi risultati e i suoi obiettivi per gli anni a venire. Tutti sono invitati a unire le forze attorno alla Convenzione di Istanbul per promuovere i diritti umani delle donne e porre fine alla violenza contro le donne e alla violenza domestica». In questa linea, l'11 maggio, il Consiglio d'Europa organizza - congiuntamente con il Ministero federale tedesco per la famiglia, gli anziani, le donne e la gioventù, nel quadro dell'attuale Presidenza del Comitato dei Ministri - una conferenza online su "L'uguaglianza di genere e la Convenzione di Istanbul: un decennio di azione".

*Foto tratta da felicitapubblica.it, immagine originale e licenza

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