
Conflitto israelo-palestinese: pregare per le vittime e chiamare le potenze alle proprie responsabilità
Il Laboratorio di Educazione alla Pace di Potenza ha diffuso il 15 maggio un comunicato sulla drammatic situazione di guerra israelo-palestinese chiamando alla preghiera per tutte le vittime, palestinesi e israeliane, con appuntamento per oggi alle 18,30 presso la Parrocchia S. Anna e Gioacchino in Potenza
La tragedia che, ancora una volta, dal 1948 affligge la Terra Santa ci sconvolge. È soprattutto doloroso notare come l’Europa, gli Stati Uniti assistono alla Shoah del popolo palestinese cui non viene riconosciuto il diritto ad avere un Proprio Stato ed un proprio territorio come più volte dichiarato dall’ONU. L’unico passo fatto è stato ammettere il Governo palestinese come uditore alle assemblee dell’ONU.
Le Dichiarazioni dell’ONU sono state sempre disattese dal governo israeliano con il tacito e complice silenzio del mondo occidentale.
Dal 1948 il governo israeliano porta avanti una politica di progressiva occupazione della Palestina sia con azioni di guerra, sia con costruzione di villaggi che di città in territorio palestinese per sostenere che non vi può essere uno Stato palestinese perché non c’è continuità di territorio.
Il popolo palestinese è stato sempre più spinto nella striscia di Gaza o in enclave controllate da ogni pare dagli israeliani.
Il tentativo di espellere famiglie palestinesi da Gerusalemme Est rientra in questa politica: Fare di Gerusalemme, patria delle tre religioni che si rifanno ad Abramo – Ebraismo, Cristianesimo, Islam – la capitale del solo Israele.
Da questo tentativo terroristico nasce la reazione palestinese che difende il suo diritto ad esistere e che Israele definisce ipocritamente “terrorismo”,
Noi non vogliamo assistere impotenti a questo annullamento dell’identità di un popolo che discende da Cam, figlio di Noè e che abita la Palestina prima degli ebrei discendenti di Abramo (discendente di Sem figlio di Noè) proveniente dalla Mesopotamia.
Chiediamo al governo italiano, all’Europa di intervenire con forza e decisione in questa vicenda riconoscendo, finalmente lo Stato palestinese con i territori già ben definiti da una risoluzione dell’ONU e fin’ora sempre disattesi. Ne va di mezzo la credibilità delle democrazie occidentali.
La tensione di questo conflitto riguarda tutto il Medio oriente ma anche tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Noi meridionali, che ci affacciamo sul Mediterraneo ci sentiamo particolarmente coinvolti in questa vicenda e dobbiamo fare sentire la nostra voce.
Rispondendo agli accorati e frequenti appelli di Papa Francesco,lunedi 17 sera alle ore 18,30 presso la Parrocchia S. Anna e Gioacchino in Potenza pregheremo per tutte le vittime israeliane e palestinesi di questo conflitto e pregheremo perché sia fatta finalmente giustizia per una pacifica convivenza tra i due popoli e in tutta le zone del mediterraneo.
Segreteria del Laboratorio, 15 maggio 2021
*Foto tratta da Pixabay.com, immagine originale e licenza
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