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La Rete dei

La Rete dei "Viandanti" in ricordo di Giovanni Avena

in occasione del trigesimo della scomparsa di Giovanni Avena, presidente della cooperativa e direttore editoriale di Adista per tanti anni, ma anche punto di riferimento di tutta l'area della sinistra cristiana e della Chiesa conciliare, la Rete dei Viandanti apre sul proprio sito una finestra “In memoria” (https://www.viandanti.org/website/in-memoria-di-gianni-avena/ ).

La raccolta dei principali articoli apparsi al momento della sua scomparsa un mese fa, viene preceduta dal presidente della Rete, Franco Ferrari.

Qui di seguito, il ricordo di Ferrari. La sezione dedicata a Giovanni Avena è accessibile anche dalla home page del sito dei "Viandanti" (www.viandanti.org)

 

[2.10.2021] Nel 2007, mentre l’idea di dare vita a “Viandanti” era in incubazione, a sostegno del lavoro del Comitato promotore avevo pensato di interpellare un certo numero di testimoni privilegiati per testare l’idea e i propositi che si andavano materializzando. Tra i ventitré “testimoni privilegiati” che nell’arco di quell’anno avevo potuto incontrare e con i quali mi ero confrontato c’era anche Gianni Avena.

Per testimoni privilegiati, in vari ambiti della ricerca delle scienze umane, si intendono persone che, per l’esperienza acquisita o lo status che possiedono hanno conoscenze particolari sull’oggetto della ricerca. E sui temi ecclesiali e del laicato Avena era sicuramente da considerarsi un “testimone privilegiato”.

L’incontro avvenne verso la fine di settembre; avevo preso appuntamento e ci incontrammo a fine mattinata nel suo studio nella storica sede di Adista, al numero 7 di via Acciaioli.

Con Gianni ci conoscevamo da qualche tempo, non una conoscenza profonda direi più una conoscenza “liquida” di quelle che si generano negli ambienti giornalistici per gli incontri nelle più disparate occasioni.

Il nostro dialogo fu concentrato tutto sulle questioni che mi intrigavano in relazione al progetto al quale stavo lavorando con alcuni amici che costituivano il piccolo Comitato promotore.

Gianni, con il suo tratto gentile (signorile, direi) fu molto puntuale nelle risposte e nei consigli. Mi colpì la serenità e la partecipazione profonda con le quali parlava della Chiesa, nonostante le sue vicissitudini.

Di quel lungo incontro, come degli altri ventidue, ho tenuto traccia particolareggiata stesa subito dopo sulla base delle annotazioni fatte in presenza. Sono andato a rivedere quegli appunti, ormai consegnati all’archivio; rileggendoli, alla luce della più che decennale esperienza di “Viandanti” e della sua Rete, direi che ne abbiamo sperimentato la verità e oggi si coglie ancora la validità profonda di quelle analisi, di quelle considerazioni, di quei consigli.

In occasione del trigesimo della scomparsa di Gianni, mi è parso che il modo migliore per ricordarlo fosse di portare a conoscenza di tutti il suo contributo alla nascita di “Viandanti”. Ecco nel mio appunto le parole di Gianni:

  1. La Chiesa sta vivendo un periodo di sterilità, non si lascia più fecondare; nessuno può più dire mezza parola; se non si sblocca questa situazione non vi sarà più speranza.
  2. Occorre creare condizioni per rendere vive le realtà laicali, che tornino a fecondare la Chiesa; l’Istituzione ha bisogni di questi elementi nuovi. “Oggi alla Chiesa manca la fecondazione laicale”.
  3. Iniziative di questo genere sono necessarie. Sarà difficilissimo. Si incontreranno grosse difficoltà dall’alto come dal basso.
  4. La rete. Le piccole realtà devono essere aiutate a mettersi in rete perché ora sono isolate e in sofferenza. Il collegamento, favorirebbe l’incoraggiamento reciproco e creerebbe le condizioni non per la rivoluzione, ma per uno scatto. E uno scatto è necessario.
  5. Fare rete vuol dire contaminarsi e tutte queste realtà sono gelose delle loro identità (difficoltà dal basso); l’iniziativa potrebbe consentire una fecondazione reciproca.
  6. L’esigenza come lo spazio per l’iniziativa ci sono; ci sono anche le risorse umane, perché non ci si fida più nemmeno dei movimenti.
  7. Occorre una buona dose di coraggio e un bel numero di persone che ti stiano vicine.
  8. Mettere in conto la solitudine e l’isolamento: sono le armi che vengono usate nella Chiesa nei confronti di chi si esprime criticamente.
  9. Adista metterà a disposizione il proprio spazio informativo per l’iniziativa.

Grazie, Gianni!

Franco Ferrari

Presidente Associazione “Viandanti”

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