Cop26, ipocrisie e responsabilità. Online il nuovo numero di Iriad Review

Redazione 09/12/2021, 15:07

Sul nuovo numero di Iriad Review, mensile online di informazione dell’Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo (Iriad), si parla, tra le altre cose, di “Mutamenti climatici, conflitti e responsabilità dei Paesi industrializzati”, con un focus del direttore responsabile Fabrizio Battistelli.

Il “Patto di Glasgow”, atto di chiusura e punto d’approdo della Cop26, si è trasformato in un compromesso a ribasso per via di «un colpo di mano ad opera dell’India, appoggiata dalla Cina». In realtà, spiega Battistelli, «è molto affollata la compagnia dei produttori di idrocarburi» che hanno lavorato nell’ombra al summit sul clima per edulcorare il Patto, nonostante gli eventi climatici estremi in aumento, lo sfruttamento «forsennato» delle risorse, il surriscaldamento globale, la drammatica crisi dei migranti climatici. Accusare Paesi come India e Cina potrebbe inoltre dimostrarsi riduttivo, «semplicistico e altamente iniquo». Tra l’altro, aggiunge l’autore, «anche la posizione morale dell’Occidente industriale e postindustriale è molto debole». Battistelli parla delle «gravi responsabilità» dei Paesi industrializzati: «Siamo noi tutti – conclude – che dobbiamo accollarci lo sforzo economico richiesto dalla transizione verde, non solo per noi ma anche per i Paesi di nuova o ancora parziale industrializzazione. Soltanto con stanziamenti finalmente adeguati nei programmi Loss and Damage la posizione “ambientalista” dell’Unione Europea sarà moralmente credibile e avrà una probabilità di successo».