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Meglio tardi che mai: il papa riconosce il lavoro di suor Gramick per la comunità Lgbtq+

Meglio tardi che mai: il papa riconosce il lavoro di suor Gramick per la comunità Lgbtq+

Tratto da: Adista Notizie n° 45 del 25/12/2021

40913 CITTÀ DEL VATICANO-ADISTA. «Grazie per il vostro lavoro di prossimità», ha scritto papa Francesco il 17 giugno passato in una lettera indirizzata a Francis DeBernardo, direttore esecutivo di New Ways Ministry, l’organizzazione no-profit statunitense che dal 1977 sostiene la lotta per l’uguaglianza della comunità LGBTQ+ in seno alla Chiesa cattolica e alla collettività, fondata nel 1977 da suor Jeannine Gramick insieme a p. Robert Nugent e da sempre nel mirino del Vaticano per il suo ministero pionieristico, specialmente in epoca Ratzinger. «So quanto ha sofferto», ha scritto il papa riguardo a suor Gramick: «È una donna valorosa che prende le sue decisioni attraverso la preghiera».

Il sorprendente carteggio è stato reso noto da New Ways Ministry nella ricorrenza dei 50 anni di ministero di suor Gramick alle persone LGBTQ+, ai primi di dicembre, ma in realtà, se condo quanto riportato dal National Catholic Reporter, si tratterebbe già della seconda lettera inviata nell’ultimo anno da papa Francesco all’organizzazione. La prima, del 3 maggio 2021, era stata la risposta a una lettera di DeBernardo del 21 aprile, che tracciava la storia dell’organismo. In quell’occasione il papa scriveva: «Mi ha aiutato molto conoscere la storia completa che mi ha appena raccontato»; «A volte riceviamo informazioni parziali su persone e organizzazioni, e questo non aiuta. La sua lettera, poiché racconta con obiettività la sua storia, mi dà luce per capire meglio certe situazioni», aveva aggiunto.

 La lunga lotta di suor Gramick

Nata nel 1942, suor Gramick ha studiato nelle scuole cattoliche elementari e superiori di Philadelphia. Nel 1960 si è trasferita a Baltimora per unirsi alle School Sisters of Notre Dame. Durante gli anni ‘60 ha insegnato matematica alle scuole superiori e nel decennio successivo è stata professoressa associata di matematica al College of Notre Dame del Maryland. È nel 1971, mentre sta studiando all’Università di Pennsylvania, che suor Jeannine incontra Dominic Bash, un giovane gay cattolico, che le domanda: «Sorella, cosa sta facendo la Chiesa cattolica per le mie sorelle e i miei fratelli lesbiche e gay?». La religiosa si mette all’opera e nel 1977 fonda con p. Nugent (deceduto nel 2014) il New Ways Ministry, pensato come un ponte per promuovere la giustizia, la cura pastorale e la riconciliazione per le persone LGBTQ+.

Nel 1999 arriva una battuta di arresto per il lavoro dei due religiosi: nel luglio di quell’anno la Congregazione per la Dottrina della Fede, allora sotto la guida di Joseph Ratzinger, vieta a entrambi «ogni attività pastorale in favore delle persone omosessuali», interrompendo quindi il loro lavoro con persone lesbiche o gay e con le loro famiglie. «Lo Spirito di Gesù mi spinge a cercare di mostrare alle persone omosessuali l'amorevole, compassionevole volto di Dio e della nostra Chiesa. È un fuoco in me», dichiarava all’epoca suor Jeannine. Rifiutandosi quindi di obbedire alla Cdf, dal 2001 abbandona la sua congregazione religiosa per unirsi alle Sisters of Loretto, che la sostengono nel suo lavoro.

Nei suoi 50 anni di ministero LGBTQ+ suor Jeannine dovrà scontrarsi altre volte con l’istituzione ecclesiale. Nel 2008 Joseph Ratzinger, già papa Benedetto XVI, avvia una visita apostolica negli Stati Uniti nelle congregazioni femminili di vita attiva, sospettate di sostenere un “femminismo radicale”, che si conclude nel 2014 con una “assoluzione”; nel 2016, un “supplemento d’indagine” coinvolge 15 congregazioni tra cui proprio quella delle Sisters of Loretto, impegnata soprattutto per la giustizia sociale, chiedendo di fornire spiegazioni «in merito ad alcuni ambiti» che evidenzierebbero «ambiguità» rispetto al magistero della Chiesa. Anche la Conferenza episcopale statunitense, nel 2011, definisce New Ways Ministry «non in conformità con l’insegnamento della Chiesa cattolica». 

* Suor Jeannine Gramick e Francis DeBernardo (a destra), direttore di New Ways Ministry, fotografati insieme all’arcivescovo Salvatore Cordileone in visita all'organizzazione nel dicembre del 2014 - fonte www.newwaysministry.org

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