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Etiopia: una nuova fase del conflitto. Con scenari inquietanti

Etiopia: una nuova fase del conflitto. Con scenari inquietanti

A più di un anno dall’inizio dei combattimenti tra governo centrale di Addis Abeba e Fronte Popolare di Liberazione del Tigray (Tplf), la guerra in Etiopia sembra entrare in una nuova fase, «quella del conflitto di logoramento». Nessun vinto e nessun vincitore all’orizzonte, commenta Nigrizia con un articolo di Bruna Sironi, ma solo «instabilità di lunga durata» per il Paese guidato dal Nobel per la Pace 2019 Abiy Ahmed Ali, e per tutta la Regione dell’Africa Orientale.

Dopo mesi di avanzata, le forze tigrine sono rientrate nei loro confini, forse respinte da esercito e milizie alleate. Cosa succede veramente? «Dipende dalle diverse narrazioni degli avvenimenti – spiega Nigrizia – fortemente caratterizzate da toni propagandistici e dalla mancanza sul campo di fonti indipendenti che possano confermare una delle opposte versioni, o almeno delineare una credibile evoluzione degli eventi». Quello che appare certo, al momento, è che «la vittoria sul campo di battaglia non sembra a portata di mano di nessuno dei due contendenti». E che lo stato di conflitto si protrarrà a lungo, estendendosi oltre il Tigray e coinvolgendo milizie locali già ostili all’attuale gestione del Paese. Una situazione di guerra a bassa tensione che si abbatterà per o più sulla popolazione civile, colpita duramente da una violenza spesso fuori controllo e spesso caratterizzata da pesanti connotati etnici.

E mentre la comunità internazionale si divide sulla crisi in Etiopia, comincia a delinearsi un quadro di nuove alleanze regionali in chiave anti-Tigray e di instabilità armata diffusa per il controllo dei territori, potenziale viatico per l’espansione dello jihadismo nell’Africa Orientale. Isomma, conclude Nigrizia, «l’operazione di ordine pubblico lanciata nel novembre dello scorso anno dal governo di Addis Abeba ha scoperchiato un vaso di Pandora che potrebbe avere gravi e drammatiche conseguenze non solo per l’Etiopia, ma per tutta l’Africa orientale e potrebbe influenzarne lo sviluppo per molti anni a venire».

Leggi l'approfondimento di Nigrizia

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