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La Giornata contro la tratta e quella «ricerca vergognosa di interessi economici» denunciata da papa Francesco

La Giornata contro la tratta e quella «ricerca vergognosa di interessi economici» denunciata da papa Francesco

L’8 febbraio la Chiesa celebra santa Giuseppina Bakhita. Originaria del Darfur, nata probabilmente nel 1869, a sette anni viene rapita, cade nella rete dei trafficanti di schiavi africani e subisce abusi e torture. Nel 1882, a Khartoum, viene venduta a un console italiano che la affida come bambinaia a una famiglia veneta facoltosa. Grazie a questo ultimo “impiego”, Bakita entra in contatto con le suore canossiane di Venezia, dove riceve istruzione e formazione cattolica. Decide di farsi battezzare nel 1890 e, siccome in Italia è proibito commerciare schiavi, sceglie di spezzare il legame con la famiglia veneta e di proseguire il suo percorso nella comunità religiosa, prendendo i voti. Morta l’8 febbraio 1947, il processo di canonizzazione è iniziato 1959 (una ricca ricostruzione oggi su Famiglia Cristiana).

In memoria di santa Bakhita, protettrice delle vittime di tratta, papa Francesco ha indetto nel 2015 una “Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta”, da celebrarsi ogni 8 febbraio con iniziative di sensibilizzazione e informazione sulla drammatica questione. «Questa è una ferita profonda – ha detto il papa all’Angelus di domenica scorsa – inferta dalla ricerca vergognosa di interessi economici senza alcun rispetto per la persona umana. Tante ragazze, le vediamo sulle strade, che non sono libere, sono schiave dei trafficanti, che le mandano a lavorare e, se non portano i soldi, le picchiano. Oggi succede questo nelle nostre città. Pensiamoci sul serio. Davanti a queste piaghe dell’umanità, esprimo il mio dolore ed esorto quanti ne hanno la responsabilità ad agire in modo deciso, per impedire sia lo sfruttamento sia le pratiche umilianti che affliggono in particolare le donne e le bambine».

L’VIII Giornata contro la tratta, dal titolo “La forza della cura. Donne, economia e tratta di persone”, è stata affidata alla rete internazionale “Talitha Kum”, alla quale aderiscono oltre 3mila religiose in tutto il mondo, promossa nel 2009 dalle Unioni Internazionali delle Superiore e dei Superiori Generali e da numerose reti anti-tratta.


* Immagine di Catholic Church England and Wales, tratta da Flickr, immagine originale e licenza.

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