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Crisi in Ucraina: l'Italia batta un colpo

Crisi in Ucraina: l'Italia batta un colpo

Il 16 gennaio, di fronte a diversi municipi e prefetture di tutto il Paese, sono in programma iniziative per chiedere una rapida de-escalation della crisi in Ucraina e per ricompattare il movimento pacifista italiano di fronte alla minaccia di una nuova guerra globale dagli esiti imprevedibili. Alla giornata di mobilitazione pacifista – promossa da Peacelink e dai firmatari della “Campagna Ucraina” (qui la lista completa) – aderisce anche il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale (Cdc), con una nota diffusa oggi. «La situazione internazionale sul fronte della crisi dell’Ucraina si sta deteriorando sempre di più ogni giorno che passa», si legge nel comunicato della presidenza nazionale Cdc. «Gli attori internazionali, USA-NATO, Ucraina, Russia, non hanno mosso alcun passo per allentare la tensione ed avviare una de-escalation, mentre le continue violazioni della tregua fra l’esercito ucraino e le forze di difesa delle autoproclamate Repubbliche del Donbass, sono obiettivamente delle provocazioni idonee a fare da detonatore ad un conflitto armato non più controllabile».

Da parte europea, poi, sono arrivate solo minacce di sanzioni contro la Russia in caso di aggressione, ma nessuna iniziativa concreta «per disinnescare le cause politiche del conflitto, creare canali di dialogo, assumere iniziative per una soluzione negoziata dei nodi che sono sul tappeto».

Il Cdc chiede «che l’Italia si dissoci da una politica che alimenta lo scontro e mandi un segnale chiaro a favore della distensione». Segnale che, fino ad ora, non è mai arrivato e, anzi, «si sono sprecate vane dichiarazioni di compattezza atlantica, che rendono nullo il ruolo dell’Italia per la soluzione della crisi».

«Il diritto alla pace è il fondamento della democrazia ed è il presupposto per il godimento di tutti gli altri diritti inviolabili garantiti dall’ordinamento», conclude la nota: «In queste ore è necessario che si alzi forte la voce della società civile per scongiurare che il nostro continente sia devastato da una nuova è insensata carneficina. Invitiamo tutti i Comitati territoriali ad aderire alla giornata di mobilitazione per la pace convocata per sabato 26 febbraio e a tutte le altre iniziative in corso».

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