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Non si attenta alla vita solo con l'aborto. Vescovo statunitense contro la negazione della comunione ai pro-choice

Non si attenta alla vita solo con l'aborto. Vescovo statunitense contro la negazione della comunione ai pro-choice

Che l’arcivescovo di San Francisco, Salvatore Cordileone, abbia emesso il 20 maggio un provvedimento specifico contro la speaker della Camera dei rappresentanti, la democratica Nancy Pelosi, per negarle l’accesso all’eucarestia in quanto sostenitrice del diritto d’abortire regolamentato per legge, è notizia che ha fatto il giro del mondo.  L’opportunità di un simile provvedimento è contestata da un altro vescovo statunitense, Michael Jackels della diocesi di Dubuque (Iowa). L'arcivescovo, che ha prestato servizio presso la Congregazione per la Dottrina della Fede a Roma per otto anni sotto il card. Joseph Ratzinger, poi papa Benedetto XVI, il 25 maggio ha pubblicato un messaggio indirizzato ai fedeli, sui problemi della vita che siamo chiamati ad affrontare come credenti, specialmente all'indomani delle scioccanti sparatorie di massa nel supermercato "Tops" di Buffalo, dove un suprematista ha ucciso dieci persone, e lnella scuola elementare di Uvalde, in Texas, dove 19 bambini e due maestre sono stati uccisi.

Il messaggio, dal titolo "Riparare lo scandalo attraverso la guarigione dell'Eucaristia", fra l’altro dice:

«Siamo subito pronti a identificare l'aborto e la pena capitale come problemi della vita, che l'insegnamento cattolico identifica come assolutamente sbagliati in ogni circostanza. Ma proteggere la terra, la nostra casa comune, o rendere accessibili cibo, acqua, riparo, istruzione e assistenza sanitaria, o la difesa contro la violenza armata... anche questi sono problemi di vita».

Alcune persone vogliono riparare allo scandalo dei politici cattolici pro-choice rifiutando loro l'Eucaristia. Ma questa è una risposta sbagliata per almeno due ragioni: come ha detto Gesù, sono i malati che hanno bisogno di un medico, non i sani, e ci ha dato l'Eucaristia come rimedio curativo; non negare le persone che hanno bisogno della medicina.

Inoltre, per essere coerenti, per riparare allo scandalo dell'indifferenza o dell'opposizione dei cattolici a tutte le altre questioni della vita, dovrebbe essere negata anche loro la Santa Comunione. Ma è meglio, credo, mettere l'Eucaristia nelle mani di tali cattolici nella speranza che un giorno vicino mettano le loro stesse mani al lavoro per la vita, in difesa di tutta la vita».

*Supermercato della catena Tops Friendly Market. Foto di IanManka/Wikimedia Commons

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