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Giustizia: una questione che non si risolve con un referendum

Giustizia: una questione che non si risolve con un referendum

Ci sono temi che restano «sottotraccia», soprattutto in tempi segnati prima dal Covid e ora dalla guerra in Ucraina, finché non sopraggiunge un evento o – in questo caso – un voto referendario ha riportarli in auge nel dibattito pubblico. Giuseppe Riggio, nell’editoriale sul fascicolo di giugno-luglio 2022 delle rivista gesuita Aggiornamenti Sociali, affronta il tema della giustizia, in occasione della tornata elettorale del prossimo 12 giugno, in occasione della quale gli italiani saranno chiamati ad esprimersi sui 5 quesiti referendari proposti da Lega e Radicali. Certo, spiega il direttore della testata, il «carattere tecnico» dei quesiti sottoposti non aiuta i cittadini ad appassionarsi ad un argomento che continua ad apparire quasi esclusivamente per addetti ai lavori: «I cittadini – afferma Riggio – comprensibilmente faticano a mettere a fuoco la rilevanza per la loro vita». A questa prima difficoltà occorre aggiungere poi la scarsa propensione dei cittadini italiani ad andare a votare i referendum: «Negli ultimi 25 anni siamo stati chiamati alle urne otto volte per votare su referendum abrogativi, ma solo nel 2011 il quorum è stato raggiunto», quando cioè – aggiungiamo noi – si è chiesto di votare su nucleare e acqua pubblica, questioni che preoccupano e toccano da vicino la vita dei cittadini.

Il direttore sottolinea poi l’urgenza di una riforma della giustizia, profonda, meditata e largamente condivisa: in tal senso i referendum abrogativi possono rivelarsi utili a smuovere un po’ le acque, ma di certo «non possono realizzare soluzioni sistemiche e adeguate». E, tra l’altro, «le questioni in tema di giustizia», prosegue ancora Riggio, «non si risolvono solo con la tecnica legislativa, ma richiedono un approccio più integrale», soprattutto a livello formativo e culturale di lungo periodo, per non lasciare spazio a un desiderio di riforma dettato da animosità e questioni personali (come peraltro la fase storica storica dal 1992 in poi ha insegnato). «Sui temi della giustizia, così come su altri altrettanto fondamentali, va realizzato pertanto un ampio lavoro formativo e culturale».

Leggi l’intervento integrale di Riggio sul sito di Aggiornamenti Sociali

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