
"Un appello triste" sulla crisi di governo
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la seguente riflessione di un lettore sulla crisi di governo.
Tra tutti gli appelli di queste ore a Draghi e alle forze politiche il più triste è quello di storiche Associazioni laiche e ecclesiali sulla crisi di governo.
Triste perché in alcune di esse sono nato e cresciuto e in altre servite e seguite
Triste perché alcune tacciono da anni, compreso sulla guerra compreso lasciando solo Papa Francesco
Triste perché la Costituzione non è nominata per niente né come Richiamo né per i punti ripetutamente violati
Triste perché la Crisi politica non c'è con maggioranze bulgare e anche loro fingono di ignorarlo.
Triste perché porre problemi, contrasti, conflitti fa bene alla democrazia e nobilita il Parlamento
Triste perché dal Palazzo c’è una lotta senza frontiere verso i più poveri e sembrano non la colgano
Triste perché glissano sulla santificazione di Premier che si è rivelato inadatto, altezzoso e ambizioso
Triste perché anche nelle associazioni ci sono i vertici e le basi, senza dialogo tra loro
Triste perché la società civile progressista tra Covid, Guerra e Crisi di Governo è profondamente dilaniata, divisa e incapace di visioni unitarie capaci di essere riferimento e speranza.
Giancarlo Canuto - Mesagne (BR)
*Foto di SilviaP_Design da Pixabay
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