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I vescovi si congratulano con i keniani per l'atteggiamento pacifico durante le elezioni

I vescovi si congratulano con i keniani per l'atteggiamento pacifico durante le elezioni

«Vogliamo chiedere a tutti i leader religiosi in pregare per la pace nel nostro Paese», ha chiesto mons. Anthony Muheria, arcivescovo Nyeri subito dopo la proclamazione della vittoria di William Ruto alla presidenza del Kenya con il 50,5% dei voti nelle elezioni del 9 agosto dove ha battuto il suo principale avversario e storico leader dell’opposizione Raila Odinga che ha ottenuto il 48,8% dei suffragi, pur avendo l’appoggio del presidente uscente, Uhuru Kenyatta.

«Congratulazioni ai keniani», ha aggiunto mons. Muheria. «Siamo arrivati fin qui senza tirarci una pietra addosso, con solo piccole scaramucce qua e là, ma più di questo, siamo stati in grado di concludere una parte importante della nostra storia». E dunque l’esortazione: «Cari keniani mantenente la pace. Manteniamo la pace».

Anche l’arcivescovo di Mombasa, mons. Martin Kivuva, presidente della Conferenza episcopale del Kenya (KCCB), si è felicitato per lo svolgimento pacifico della campagna elettorale e della votazione, peraltro svoltasi sotto la vigilanza di gruppo di osservatori provenienti da alcuni Paesi della regione dell'Associazione delle Conferenze episcopali membri nella regione dell'Africa orientale (AMECEA).

Però, afferma in un lancio di oggi l’agenzia Fides, il timore di violenze post elettorali però rimane dopo una tesa settimana di conteggio di voti da parte della Commissione elettorale indipendente (IEBC), perché Odinga ha definito «una farsa» il risultato del voto ed ha annunciato che farà ricorso. I suoi sostenitori hanno inscenato manifestazioni di protesta con sassaiole e pneumatici bruciati, nelle periferie di Nairobi e nelle contee che si affacciano sul Lago Vittoria, da dove proviene Odinga. Questi può avvalersi del fatto che pochi minuti prima che il presidente della IEBC Wafula Chebukati annunciasse i risultati presidenziali, quattro Commissari hanno abbandonato il centro di conteggio nazionale e hanno tenuto una conferenza stampa all'hotel Serena, dichiarando di non riconoscere i risultati annunciati da Chebukati.

Consapevole delle divisioni del Paese il neopresidente, che ha basato l’intera sua campagna elettorale sulle disuguaglianze economiche tra i kenyoti e sull'affrancamento dei più poveri, ha promesso di «lavorare insieme a tutti gli altri leader»: non c’è spazio, ha detto, «per la vendetta: il nostro Paese ha bisogno di tutte le ma ni impegnate al lavoro».

*Il neopresidente del Kenya, William Ruto. Foto Conleth Brady / AIEA tratta da Commson Wikimedia, immagine originale e licenza

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