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Elezioni, CDC: no all'astensione, no alle derive antidemocratiche

Elezioni, CDC: no all'astensione, no alle derive antidemocratiche

Tutti i sondaggi sulle elezioni del 25 settembre sembrano concordi nel rilevare che il primo “partito” in Italia resta quello dell’astensionismo. In linea con l’analisi dell’Anpi, anche il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale (CDC) lancia il suo appello al voto. «Non votare è un errore che consegna a chi partecipa un potere maggiore», sottolinea la Presidenza del CDC in una nota diffusa questa mattina. La posta in gioco è alta: le destre rinvigorite dai sondaggi, una pessima legge elettorale, la frammentazione del polo progressista, il fallimento degli appelli lanciati nelle scorse settimane a contrastare l’avanzata delle destre… tutto lascia pensare che «queste elezioni decideranno della qualità futura della democrazia del nostro Paese».

«Dopo il 25 settembre le destre punteranno a modificare la Costituzione cambiando la sostanza della democrazia italiana», avverte il CDC, e spiega: «Presidenzialismo, autonomia regionale differenziata, minacce all’indipendenza della magistratura dalla politica sono i punti essenziali di questo attacco all’assetto istituzionale definito dalla nostra Costituzione, nata dalla Resistenza».

Come se non bastasse, «i grandi problemi sociali e del lavoro, aggravati dalle conseguenze della crisi energetica e dell’ambiente, della guerra in corso e in peggioramento, dai rischi per il futuro dell’occupazione e della qualità del lavoro e delle retribuzioni, dalla crescita della povertà», non sono stati affrontati nel recente passato e oggi potrebbero «precipitare per politiche del tutto sbagliate e socialmente divaricanti, che finirebbero con lo spaccare ancora di più il paese tra settori sociali, tra aree territoriali, tra generazioni».

Ciliegina sulla torta, la guerra in Ucraina, con una prospettiva di riarmo globale senza precedenti, mentre finiscono in soffitta tutte le ambizioni italiane ed europee sulla lotta ai cambiamenti climatici, sempre più pressanti e allarmanti. «Il risultato elettorale deciderà le scelte politiche future e questo nell’immediato richiede di contribuire a fermare le destre».

Il CDC propone, guardando oltre la fase elettorale, di varare una legge elettorale «su base proporzionale», «cambiare il titolo V della Costituzione contro la rottura dell’unità nazionale», «garantire l’indipendenza della magistratura dai nuovi attacchi alla sua autonomia», «attuare pienamente la Costituzione sul piano sociale e dei diritti delle persone, per garantire il rispetto dell’articolo 11 della Costituzione costruendo un movimento unitario per fermare la guerra in Ucraina puntando ad una conferenza internazionale per la pace e scongiurare l’olocausto nucleare».

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