
Adottare presto il Trattato contro le armi nucleari. «A rischio l'intera umanità»
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione totale delle armi nucleari, che dal 2014 si celebra ogni 26 settembre, la Campagna “Italia, ripensaci” – della quale fanno parte Senzatomica e Rete Italiana Pace e Disarmo (RIPD), partner anche della Campagna internazionale ICAN – lancia l’allarme e «ribadisce la necessità di un’azione concreta e invita i Governi ad agire per l’adozione del TPNW, il Trattato internazionale per l’abolizione delle armi nucleari».
Dallo scenario di guerra in Ucraina continuano ad giungere le minacce russe su un possibile impiego di ordigni nucleari. Sono minacce che «si inseriscono in un già delicato contesto di crisi internazionale e mettono a serio rischio il futuro dell’intera umanità. Basta davvero poco a far scoccare una scintilla che porterebbe alla catastrofe definitiva e irrimediabile».
Il vero problema è che ancora esistono «oltre 12.500 testate nucleari in giro per il mondo». Testate che, appunto, potrebbero essere utilizzate. La proposta è dunque molto semplice: «Che le armi nucleari vengano totalmente eliminate, superando la teoria della deterrenza che tiene sotto scacco le scelte delle grandi potenze». «Nel giugno 2022, gli Stati firmatari del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW) hanno condannato “in modo inequivocabile qualsiasi minaccia nucleare, sia essa esplicita o implicita e a prescindere dalle circostanze”. Auspichiamo che il prossimo Parlamento si impegni per promuovere una concreta politica di disarmo e adotti il Trattato per l’Abolizione delle armi nucleari».
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