Vescovo anglicano di Oxford: è ora di consentire il matrimonio fra le persone dello stesso sesso
La Chiesa d'Inghilterra dovrebbe consentire il matrimonio tra persone dello stesso sesso nella società e nella Chiesa. Il suggerimento è del vescovo anglicano di Oxford Steven Croft che lo ha motivato in saggio di 52 pagine, intitolato Uniti nell’amore e nella fede, pubblicato sul sito della diocesi il 4 novembre. I
Croft ritiene che sia giunto il momento di consentire alle Chiese e al clero locali di offrire servizi di benedizione pubblica per le relazioni tra persone dello stesso sesso e rimuovere le barriere al matrimonio tra persone dello stesso sesso nella Chiesa d'Inghilterra.
«Ho bisogno di riconoscere, iniziando questo saggio», premette il vescovo, «il dolore acuto e l'angoscia delle persone LGBTQ+ nella vita della chiesa». «Mi dispiace – seguita – che siamo stati così lenti come Chiesa nel giungere a decisioni e pratiche migliori su queste questioni. Mi dispiace che le mie opinioni siano state lente a cambiare e che le mie azioni e la mia inerzia abbiano causato dolore genuino e disaccordo». «Ascoltare questo dolore e questa angoscia è stata la chiave del mio viaggio verso il cambiamento delle mie opinioni».
La Chiesa, tuttavia, deve riflettere su come affrontare l'argomento in futuro, sottolinea Croft. «Qualsiasi accordo deve essere fondato sull'amore e sul rispetto: amore e rispetto per le persone LGBTQ+ e le loro famiglie all'interno e all'esterno della Chiesa, amore e rispetto per coloro che hanno opinioni diverse». Nel proporre dunque la possibilità del matrimonio per le coppie dello stesso sesso, aggiunge che il clero e le parrocchie debbano però avere la libertà di non aderire all’eventuale nuova norma. «Molti cristiani nella Chiesa d'Inghilterra hanno e continueranno ad avere una visione tradizionale del matrimonio e questo dovrebbe essere onorato e rispettato».
*Disegno di Clker-Free-Vector-Images da Pixabay
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!