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In Russia, LGBT è uguale a «peccato, sodomia, oscurità». In via di approvazione la nuova normativa

In Russia, LGBT è uguale a «peccato, sodomia, oscurità». In via di approvazione la nuova normativa

La Duma di Stato russa (camera bassa dell’Assemblea Federale della Federazione) potrebbe approvare la settimana prossima il disegno di legge che vieta la propaganda LGBT. La prima lettura è stata il 27 ottobre scorso. Il nuovo testo con gli emendamenti che sono stati presentati dovrebbe essere votato il prossimo 21 novembre; il testo che ne emergerà sarà sottoposto all’approvazione finale. La notizia, come riporta l’agenzia Interfax (14/11), è stata data dal capo del comitato per la politica dell'informazione della Duma, Alexander Khinshtein.

Il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, aveva parlato (27/10) della possibilità che gli emendamenti avrebbero «inasprito i regolamenti proposti» nel progetto di base. Aveva anche citato un sondaggio della Komsomolskaya Pravda, secondo il quale il 65% degli intervistati ritiene che sia necessario “criminalizzare” la propaganda dell'orientamento sessuale non tradizionale. «Dovremmo fare di tutto – aveva aggiunto – per proteggere i nostri figli e coloro che vogliono vivere una vita normale. Tutte le altre cose sono peccato, sodomia, oscurità».

La nuova legge mira a definire le trasgressioni nelle quali possono incorrere Internet, mass media, libri, servizi audiovisivi, cinematografia e pubblicità.

Il disegno di legge, precisa Interfax, «estende l'elenco delle informazioni vietate alla diffusione tra i bambini: la propaganda e la dimostrazione di rapporti e (o) preferenze sessuali non tradizionali, nonché informazioni che possono indurre i bambini a desiderare di cambiare sesso»; «vieta i contenuti pubblicitari contenenti informazioni che dimostrano relazioni o preferenze sessuali non tradizionali»; «impone un abbonamento a pagamento e funzionalità di sicurezza aggiuntive per l'accesso ai contenuti televisivi e radiofonici vietati ai bambini e l'etichettatura del materiale promozionale per tali contenuti».

Nessun Gay Pride si potrà dunque più svolgere nella Federazione Russa, pena – a quanto sembra finora – multe salatissime.

Riferisce ancora l’agenzia che la propaganda LGBT comporterebbe multe comprese tra 50.000 e 400.000 rubli per gli individui, tra 100.000 e 800.000 rubli per i funzionari e tra 800.000 e 5.000.000 di rubli, o fino a 90 giorni di sospensione delle attività, per le persone giuridiche.

La propaganda della pedofilia comporterebbe multe da 200.000 a 800.000 rubli per gli individui, da 400.000 a 2.000.000 di rubli per i funzionari e da 1.000.000 a 10.000.000 di rubli o fino a 90 giorni di sospensione dell'attività per le persone giuridiche.

Multe per violazione del divieto di manifestazioni LGBT e informazioni che incitano al cambiamento di sesso tra gli adolescenti: da 50.000 a 200.000 rubli per gli individui, da 100.000 a 400.000 rubli per i funzionari e da 800.000 a 4.000.000 rubli o fino a 90 giorni di sospensione dell'attività per le persone giuridiche.

*Immagine Clker-Free-Vector-Images da Pixabay

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