"No militari a scuola". E Antonio Mazzeo sotto processo per "diffanazione a mezzo stampa"
«Oggi toccherà difendermi davanti ai giudici (con il mio legale, l’avvocato Fabio Repici), per un “reato” di opinione per cui il codice penale prevede la pena della reclusione da sei mesi a tre anni. Ma lo faremo convinti di avere esercitato il diritto-dovere di critica e libertà di espressione, senza livore e senza l’intenzione alcuna di offendere nessuno».
Così conclude Antonio Mazzeo - insegnante, giornalista, attivista pacifista e antimilitarista - sul suo blog, la notizia di essere chiamato a processo, domani, per “diffamazione a mezzo stampa” nei confronti della dirigente scolastica della scuola elementare dell’Istituto Comprensivo Paradiso, dottoressa Eleonora Corrado, in Messina.
Mazzeo, il 21 ottobre 2020, aveva pubblicato su più testate un articolo intitolato “A Messina Sindaco e Prefetto inviano l’esercito nelle scuole elementari e medie con il plauso dei Presidi”, denunciando pubblicamente - come già vari genitori dei bambini spaventati - la presenza davanti alla scuola, appena riaperta dopo il lockdown per la pandemia, due militari in uniforme da combattimento, armi alle cintole e manganelli in mano. I due militari erano stati inviati a scuola (ancora oggi non si sa esattamente da chi) per impedire “pericolosi” assembramenti.
«Rileggo a due anni di distanza quanto scritto e continuo a non comprendere come e perché una mia valutazione di ordine meramente politico e pedagogico possa aver “offeso la reputazione” della dirigente scolastica. Non conosco personalmente la dottoressa Corrado, ma non avrei mai immaginato di dovermi confrontare in sede giudiziaria sulle modalità con cui le istituzioni scolastiche avrebbero dovuto operare a tutela dei minori contro gli illegittimi e ingiustificabili provvedimenti di militarizzazione delle scuole in tempi di emergenza da Covid-19».
L’intera vicenda è raccontata da Mazzeo a questo link
* Foto tratta da pxhere.com
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