Nessun articolo nel carrello

ACS: Mezzo Burkina Faso sotto la morsa dei terroristi

ACS: Mezzo Burkina Faso sotto la morsa dei terroristi

Aumento senza precedenti del terrorismo di matrice islamica in Burkina Faso dal 2015 ad oggi: lo afferma ancora una volta, forte delle testimonianze locali, la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) in una nota di questa mattina, che prende le mosse dall’assassinio di un prete, il 2 gennaio, nel nord-ovest del Paese.

Solo due giorni fa la fondazione pontificia, che sostiene le minoranze cristiane minacciate in tutto mondo, aveva denunciato il dramma di Cabo Delgado, nel nord del Mozambico, altro territorio africano in cui il terrorismo jihadista affiliato al sedicente Stato Islamico dilaga sotto gli occhi impotenti delle forze d’ordine locali e quelli più “pigri” della comunità internazionale.

«La popolazione è stremata e molti piangono la perdita dei familiari», ha raccontato ad ACS mons. Laurent Dabiré, vescovo di Dori e presidente della Conferenza episcopale del Burkina Faso e del Niger. «Interi villaggi sono stati distrutti e questo contribuisce ad abbattere lo spirito delle persone. Tuttavia, il Natale è sempre stato, oltre che di gioia, un momento di tregua. La gente si è riunita per la Messa, anche se alcuni non sono venuti perché hanno avuto paura. Lo capiamo e non chiediamo alle persone di essere più coraggiose di quanto possano. Il Natale ci ha offerto l'opportunità di rendere omaggio a tutte le vittime di questa guerra e di pregare insieme per il ritorno alla pace».

Secondo il prelato ben «il 50% del Paese» vivrebbe ormai sotto il giogo degli jihadisti, in un regime di occupazione e violenza che ha come obiettivo esplicito «imporre l'Islam a tutto il Paese». Un problema per la società del Bukina Faso, afferma il vescovo, caratterizzata da tolleranza, apertura, multiculturalità, dialogo e pacifica convivenza. «I terroristi vogliono sradicare questa società libera e tutti coloro che non professano il loro stesso tipo di Islam, inclusi i musulmani, il che significa che il terrorismo è ora rivolto alla società nel suo insieme».

Evidenti le conseguenze anche sulla vita della chiesa. «Da un punto di vista pastorale non possiamo più spostarci come prima. Il nostro raggio d'azione è molto più ridotto, perché i terroristi occupano i due terzi del territorio del Sahel. Rimangono praticamente solo i capoluoghi di provincia. La diocesi di Dori ha sei parrocchie, tre sono state chiuse, e siamo stati vicini a chiuderne un’altra quest'estate». LE parrocchie chiudono quando arrivano i terroristi e «sono gli stessi parrocchiani a chiedere che i loro sacerdoti siano inviati in un luogo sicuro».

La crisi sociale, culturale e religiosa si somma a quella umanitaria: in alcune aree del Paese manca il cibo e le comunicazioni sono interrotte. Due milioni sarebbero poi gli sfollati interni, costretti alla fuga dalle violenze.

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.