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Giornata contro la tratta: conflitti e disuguaglianze alimentano un sistema di sfruttamento

Giornata contro la tratta: conflitti e disuguaglianze alimentano un sistema di sfruttamento

Nel 2015 papa Francesco ha indetto una “Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone”, da celebrarsi ogni anno l’8 febbraio, giorno in cui la Chiesa cattolica ricorda santa Giuseppina Bakhita. Originaria del Darfur in Sudan, nata presumibilmente nel 1869, Bakhita viene rapita e cade nella rete dei trafficanti di schiavi a soli 7 anni. A lungo vittima di abusi e torture, nel 1882 è venduta a Khartoum a un console italiano che la affida come bambinaia a una facoltosa famiglia veneta. A Venezia, entra in contatto con le suore canossiane, dove riceve un’istruzione cattolica, e decide di battezzarsi nel 1890. Si affranca dalla famiglia veneta e sceglie di entrare nella comunità religiosa, prendendo i voti. Muore l’8 febbraio 1947. Il processo di canonizzazione inizia a soli 12 anni dalla morte. Sotto Giovanni Paolo II Giuseppina Bakhita viene beatificata (17 maggio 1992) e poi canonizzata (1º ottobre 2000), diventando il simbolo universale dell'impegno della Chiesa contro la tratta.

La Giornata 2023

L’8 febbraio scorso, dunque, si è celebrata la IX edizione della Giornata contro la tratta, quest’anno sul tema designato da un gruppo internazionale di giovani: "Camminare per la dignità". Promossa dall’Unione Internazionale delle Superiore Generali (Uisg) e dall’Unione Superiori Generali (Usg), sotto il coordinamento di Talitha Kum, rete internazionale contro la tratta di persone fondata dalla Uisg, raccoglie l’adesione di una costellazione di realtà cattoliche del mondo e l’impegno di numerosi partner, tra i quali segnaliamo la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Societa? di Vita Apostolica, il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, il Dicastero per la comunicazione, Caritas Internationalis, Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (Jrs), Movimento dei Focolari, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani (Agesci) e Azione Cattolica Italiana.

A singoli e gruppi – in particolare a parrocchie, comunità, associazioni, istituzioni, congregazioni religiose, università, Ong, ecc. – i promotori della Giornata hanno chiesto di partecipare al pellegrinaggio online di preghiera e riflessione contro la tratta, organizzato l’8 febbraio dalle 9.30 alle 16.30 e trasmesso in diretta sul canale YouTube della Giornata. Hanno chiesto anche, in alternativa, di promuovere momenti di preghiera per le vittime della tratta, coinvolgendo in particolare i più giovani; ma anche di contribuire a una grande mobilitazione per la sensibilizzazione globale contro la piaga ancora aperta della tratta di esseri umani, sfruttando i canali social e diffondendo il messaggio #PrayAgainstTrafficking.

Il messaggio del papa

Ai partecipanti alla maratona online, papa Francesco ha inviato un video messaggio, proiettato durante la maratona online, nel quale ha ricordato il ruolo protagonista dei giovani nel «tenere viva la speranza»: «Vi incoraggio – dice il papa ai giovani delle realtà aderenti di tutto il mondo, riuniti a Roma per una settimana di incontri – a prendervi cura della dignità, vostra e di ogni persona che incontrate». Secondo Francesco «la tratta di persone sfigura la dignità. Lo sfruttamento e l’assoggettamento limitano la libertà e rendono le persone oggetti da usare e scartare». Il papa punta il dito contro «il sistema della tratta», che «approfitta» di guerra, instabilità, povertà, crisi economica, cambiamenti climatici e disuguaglianze per reclutare facilmente persone nel mondo. «La tratta purtroppo cresce in misura preoccupante, colpendo soprattutto i migranti, donne e bambini, giovani come voi, persone ricche di sogni e voglia di vivere in dignità». Francesco invita infine, in questo «tempo difficile», «a unire le forze per tessere reti di bene, per diffondere la luce che viene da Cristo e dal suo Vangelo». «Mi auguro – conclude – che siano in tanti ad accogliere il vostro invito a camminare insieme contro la tratta: camminare insieme a chi è distrutto dalla violenza dello sfruttamento sessuale e lavorativo; camminare insieme ai migranti, agli sfollati, a chi è in ricerca di un luogo dove vivere in pace e in famiglia. Insieme a voi giovani, per riaffermare con coraggio il valore della dignità umana».

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