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P. Hans Zollner si dimette dalla Pontificia Commissione per la tutela dei minori:

P. Hans Zollner si dimette dalla Pontificia Commissione per la tutela dei minori: "cause strutturali e pratiche"

CITTA' DEL VATICANO-ADISTA. Il gesuita P. Hans Zollner, membro fin dalla sua nascita della Pontificia Commissione per la tutela dei minori, posta lo scorso giugno sotto la competenza del Dicastero per la Dottrina della Fede, ha comunicato di aver dato le dimissioni dal suo ruolo - accettate il 14 marzo scorso - per ragioni che hanno a che fare con «responsabilità, ottemperanza, affidabilità e trasparenza».

Di seguito il comunicato che ha diffuso in inglese, in una traduzione italiana.

Dopo esser stato membro della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori per nove anni, ho presentato le mie dimissioni che sono state accettate il 14 marzo 2023. Vorrei ringraziare il Presidente, i membri della Commissione ed il suo staff, sia passati che presenti, che condividono la speranza di costruire una Chiesa più sicura.

La protezione dei bambini e delle persone vulnerabili deve essere al centro della missione della Chiesa cattolica. Questa era la speranza, condivisa da me e molti altri, quando fu istituita la commissione nel 2014. Tuttavia, nel corso del mio lavoro con la commissione, ho notato delle questioni che richiedono di essere affrontate con particolare urgenza e che mi hanno reso impossibile continuare.

Negli ultimi anni è andata aumentando la mia preoccupazione sul modo in cui la Commissione ha perseguito questo obiettivo, soprattutto in materia di responsabilità, ottemperanza, affidabilità e trasparenza. Sono convinto che si tratti di principi che qualsiasi istituzione ecclesiastica, tanto più la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, sia tenuta a rispettare.

Per quanto riguarda l'ottemperanza, c'è stata una mancanza di chiarezza sul processo di selezione dei membri e del personale, sui loro rispettivi ruoli e responsabilità.

Un'altra area di preoccupazione è quella della responsabilità e della responsabilità finanziaria, che ritengo inadeguata. È fondamentale che la Commissione mostri chiaramente l’uso fatto dei fondi nel suo lavoro.

Inoltre, dovrebbe esserci trasparenza sulle modalità di decisione all'interno della commissione. Troppo spesso ai membri sono state fornite informazioni insufficienti e comunicazioni vaghe riguardo al modo in cui sono state prese alcune decisioni.

Infine, non sono a conoscenza di norme che regolino il rapporto tra la commissione e il Dicastero per la Dottrina della Fede, da quando la commissione è stata inserita nel Dicastero, lo scorso giugno.

Sono questi problemi strutturali e concreti che mi hanno portato a dissociarmi dalla Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori.

Intendo concentrarmi sul mio nuovo ruolo come consulente della Diocesi di Roma e di direttore dell'Istituto di Antropologia (IADC), allo scopo di rendere il mondo un posto più sicuro per i bambini e le persone vulnerabili con il nostro impegno accademico e scientifico.

Rimango disponibile a confrontarmi con la Commissione sul tema della tutela e spero che le questioni sopra menzionate possano essere risolte in modo sostenibile.

 

* Foto di Rebecski tratta da Wikimedia Commons, immagine originale e licenza

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