La maggioranza dei francesi non crede in Dio. Un sondaggio di inizio aprile
"Credi personalmente in Dio?". A questo domanda ha risposto “no” il 56% dei francesi in un’indagine condotta online il 4 e 5 aprile 2023 su un campione rappresentativo di 1.006 persone dai 18 anni in su, utilizzando il metodo delle quote.
Scende ancora dunque la percentuale di credenti fra i cugini d’Oltralpe: erano il 51% nel 2021, il 56% nel 2011, il 55% nel 2004. Ora si attestano al 44%.
Sintetizza Le Point che la fascia di età 18-24 anni è quella che crede di meno in Dio (36% contro il 64% che non crede in lui), ma la fascia di età appena superiore, quella dei 25-34 anni, rappresenta il 47% dei credenti. Poi torniamo al 38% dei credenti nella fascia 35-49 anni. Sono il 46% nella fascia di età 50-64 anni e il 50% tra gli ultrasessantacinquenni. La differenza tra uomini e donne è invece minima: il 45% degli uomini e il 44% delle donne si dichiarano credenti.
La fede varia anche in base al reddito: è nella classe medio-bassa (da 1.300 a 1.900 euro) che la percentuale di persone che si dichiarano credenti è più alta (48%), mentre è più bassa sia tra i più ricchi (più di 2.500 euro al mese a persona a casa) con il 40% che si dichiara credente, sia tra i più poveri (meno di 900 euro al mese a persona a casa), il 39% dei quali dichiara di essere credente.
Per affinità politica, il tasso più basso di persone che affermano di credere in Dio è tra i simpatizzanti dell'Europe Ecologie Les Verts (EELV) (il 31% ha risposto “sì” alla domanda) e il più alto tra i repubblicani (69%). Il tasso è vicino alla media nazionale tra i simpatizzanti del partito di destra di Marine Le Pen, Rassemblement National (44%) o il partito di sinistra guidato da Jean-Luc Mélenchon, La France Insoumise (42%), leggermente superiore tra quelli del Partito Socialista (49%) o il partito di del presidente Macron Renaissance (50%).
*Foto SVG, immagine orignale e licenza
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