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Plagio, manipolazione, sfruttamento, abuso nei movimenti e nelle comunità: come difendersi

Plagio, manipolazione, sfruttamento, abuso nei movimenti e nelle comunità: come difendersi

Tratto da: Adista Documenti n° 16 del 29/04/2023

DOC-3245. ROMA-ADISTA. Dare un nome a quelle pratiche e quegli stili di vita che, in molte nuove comunità e movimenti religiosi, costituiscono un abuso ma non sono riconosciuti come tale o sono giuridicamente difficilmente definibili e dunque sanzionabili; offrire strumenti per difendersi: era questo l’obiettivo di un webinar sugli abusi di potere, spirituali, psicologici e patrimoniali organizzato il 13 aprile scorso dal comitato Re-in-surrezione, gruppo trasversale ad associazioni femminili di ambito cattolico e interreligioso che hanno posto al centro, da alcuni anni ormai, il tema delle violenze esercitate sulle donne dagli impianti patriarcali delle religioni (Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne, Oivd), e un impegno per un raggiungimento di pari diritti della donna nella Chiesa (Donne per la Chiesa). Un nuovo versante degli abusi? In realtà no. Se si parla ormai da più di vent'anni di abusi sessuali nella Chiesa, occorre essere consapevoli che essi sono il culmine, il sintomo di un abuso di potere, psicologico e spirituale sistemico ben precedente. Tutti i predatori sessuali clericali hanno abusato infatti del loro potere spirituale, della fiducia riposta in loro dalle persone che accompagnavano spiritualmente.

Oggi sotto la lente d'ingrandimento sono le nuove comunità e i movimenti, soprattutto quelli nati nel post-Concilio come risposta al fenomeno della scristianizzazione: movimenti e comunità create da personalità carismatiche spesso circondate da un'aura di santità intoccabile (si veda su tutti il caso di Jean Vanier), poche delle quali oggi sembrano essere scampate alla caduta. Queste personalità e le loro comunità sono state accolte come segno della vitalità del rinnovamento spirituale della Chiesa cattolica, salutate come “primavera della Chiesa”, e favorite dal Vaticano negli anni '70, '80, '90 anche sul piano del riconoscimento canonico, non di rado frettoloso. Oggi però rivelano fondamenta fragili, a volte tossiche e contaminazioni culturali fumose sul piano psicologico e teologico che hanno lasciato spazio a derive e attacchi all'integrità della persona sia sul piano psicologico e spirituale, attuando dinamiche di assoggettamento psicologico, di dipendenza, di pressione, di privazione del libero arbitrio, sia sul piano patrimoniale, perché spesso i membri vi lavorano per tutta la vita con ritmi inaccettabili e remunerazioni inesistenti, e abbandonate al loro destino senza alcuna garanzia quando decidono di lasciare la comunità.

Gli abusi psicologici, spirituali e patrimoniali sono i più problematici da circoscrivere e definire e anche da sanzionare, in assenza, in Italia, dal 1981 di una legge sul plagio. Per questo alcune vittime ed esperti sul piano psicologico e giuridico hanno formato il gruppo Prometeo: sono ricercatori indipendenti venuti in contatto negli anni con persone che hanno segnalato abusi nelle esperienze carismatiche e autori di una ricerca trasversale sfociata in un documento (di cui Adista ha pubblicato una ampia sezione, v. Adista Documenti n. 12/23) che offre strumenti e spazi in cui definire giuridicamente la violenza inferta ai membri e stabilire un cammino per la giustizia e il risarcimento delle vittime.

Ospiti del webinar alcuni membri di questo gruppo: Monique van Heynsbergen, Martina Castagna, Guido Licastro, e Cecilia Sgaravatto, che hanno analizzato esperienze e dato conto dell'attività che hanno intrapreso; oltre a loro, lo psicologo e psicoanalista Maurizio Montanari, fondatore del Centro di psicoterapia e psicoanalisi Libera Parola, e p. Pierre Vignon, ex giudice del tribunale ecclesiastico di Lione e canonista. Di seguito una trascrizione dei loro interventi. (Per informazioni e approfondimenti, reinsurrezione@gmail.com e info@prometeogiustizia.it) 

Per l'intervento di Monique van Heynsbergen al link.

Per l'intervento di Martina Castagna e Guido Licastro

Per quello di Cecilia Sgaravatto andare qui

Per l'intervento di Maurizio Montanari al link.

Infine, per quello di Pierre Vignon qui

*Foto presa da Unsplash, immagine originale e licenza

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