A Medjugorje la Vergine c'è e si vede. Lo assicura il visitatore apostolico Aldo Cavalli
«La presenza della Vergine è molto evidente. Lei ci accompagna a trovare Gesù. Questa è Medjugorje». Lo ha detto mons. Aldo Cavalli, inviato di papa Francesco a Medjugorje, il 14 maggio, quando ha tenuto un catechismo nella chiesa di San Martín de Tours a Madrid. «Medjugorje è un luogo di grazia e di conversione. Le persone si confessano, ma non solo per essere perdonate dei loro peccati, ma di solito perché vogliono cambiare vita».
Intervistato da Religión Confidencial, ha ricordato che le apparizioni della Madonna non sono ancora state approvate dalla Santa Sede: «C'è una commissione vaticana che sta studiando le apparizioni ma per ora non hanno detto nulla». Cavalli si riferisce alla Commissione internazionale di inchiesta e di studio sulle apparizioni della Madonna di Me?ugorje, la quale, scrive il sito spagnolo, «ufficiosamente (…) avrebbe detto avere tutte le prove della soprannaturalità».
Sul fatto che la Vergine continui ad apparire oggi, come molti a Medjugorje sostengono, Cavalli assicura «sono considerazioni private. Né sì, né no». Alla domanda se avrebbe incoraggiato le persone a fare un pellegrinaggio a Medjugorje, ha affermato: «Sono lì con piacere. Se vuoi andare in un luogo di Grazia, vai. Ma solo per pregare. Se vai per un altro motivo come il turismo, non venite perché non abbiamo niente da offrire loro, un centro di Grazia, sì».
Mons. Cavalli ricopre il ruolo di visitatore apostolico a Medjugorje da novembre 2021, ruolo rimasto scoperto con la morte, ad agosto ‘21, di mons. Henryk Hoser.
Papa Francesco ha formalmente autorizzato i pellegrinaggi nel maggio 2919 , perché potessero essere organizzati ufficialmente dalle diocesi e dalle parrocchie e non avvenissero più soltanto in forma “privata”.
Nel darne informazione la Santa Sede metteva le mani avanti: non si sta dicendo che le apparizioni sono autentiche. La Sala Stampa infatti precisava: l'autorizzazione papale va accompagnata alla «cura di evitare che questi pellegrinaggi siano interpretati come una autenticazione dei noti avvenimenti, che richiedono ancora un esame da parte della Chiesa. Va evitato dunque che tali pellegrinaggi creino confusione o ambiguità sotto l’aspetto dottrinale. Ciò riguarda anche i pastori di ogni ordine e grado che intendono recarsi a Medjugorje e lì celebrare o concelebrare anche in modo solenne».
La Commissione sopra citata è stata creata presso la Congregazione per la Dottrina della Fede il 17 marzo 2010 e soppressa il 17 gennaio 2014. I lavori della Commissione sono riservati, come le conclusioni da essa raggiunte.
Composta da 13 membri più una serie di collaboratori, tra religiosi e laici, era presieduta dal card. Camillo Ruini, il quale, in un’intervista rilasciata al settimanale della diocesi di Roma Roma Sette, il 14 maggio, ha dichiarato che, quando «ero ancora presidente della Commissione internazionale di inchiesta su Medjugorje», «papa Francesco, su mia richiesta, è intervenuto due volte per fermare chi, in Vaticano, voleva impedire alla nostra Commissione di portare a termine il suo lavoro». Il cardinale non ha aggiunto una parola su chi, come e perché si sia verificata all’epoca, questa situazione.
*Statua della Madona di Mejugorje. Foto di gnuckx, tratta da Flickr
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