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A Ramazzini, la soidarietà delle chiese di base di Argentina, Guatemala e Salvador

A Ramazzini, la soidarietà delle chiese di base di Argentina, Guatemala e Salvador

Giunge da Cordoba, in Argentina, una lettera di solidarietà al card. Álvaro Ramazzini, vescovo di Huehuetenango, Guatemala, sottoscritta da oltre 25 realtà delle Chiese di base di Argentina, Guatemala e Salvador, accomunate «nelle figure emblematiche e martiriali dei Vescovi che hanno dato la vita per i poveri e per il Vangelo»: l’argentino mons. Enrique Angelelli, il salvadoregno mons. Oscar Romero e il guatemalteco mons. Juan Gerardi.

La solidarietà a Ramazzini, vescovo che, come i martiri sopracitati, impegna la sua vita per i poveri e per il Vangelo, è occasionata dalla situazione critica che vive il Guatemala – dove forze interne al governo stanno tentando di annullare il risultato delle ultime elezioni (vedi qui e qui)– e dalle accuse rivolte al vescovo che ha preso posizione a favore della correttezza del processo elettorale e della legittimità del vincitore, Bernardo Arévalo, ad assumere la carica di presidente della Repubblica. «Riceviamo notizie – scrivono i firmatari – della situazione di persecuzione e minacce di accusa di crimini da parte del Pubblico Ministero contro di lei, nel quadro di un contesto sociale e politico che vive il Guatemala, dove forze antidemocratiche e autoritarie cercano di distorcere il risultato delle elezioni, totalmente chiaro e legittimo, per evitare che si possa supporre chi sia stato eletto dalla maggioranza del popolo guatemalteco, Bernardo Arévalo».

«Conosciamo e siamo orgogliosi, come cristiani militanti, del tuo coraggio profetico e della tua carità di pastore, “con l'odore delle pecore” come dice Papa Francesco».

«Tu, caro fratello cardinale, fai parte – aggiungono – della ricca tradizione della Chiesa di Gesù, incarnata nel popolo latinoamericano, identificato con i poveri e con i loro desideri di giustizia e dignità. Grazie per questa fedeltà al Dio della Vita, della Giustizia e della Pace. Contate sulla nostra solidarietà di compagni e fratelli seguaci del profeta di Galilea che predicava la felicità di coloro che sono perseguitati a causa della giustizia. Siamo cristiani dell'Argentina, del Guatemala e del Salvador, uniti da poco, nelle figure emblematiche e martiriali dei Vescovi che hanno dato la vita per i poveri e per il Vangelo – come fate voi nel presente – Monsignor Angelelli, Monsignor Romero e Monsignor Gerardi».

«Forza, monsignor Álvaro» – è l’incoraggiamento finale –. Un abbraccio forte e solidale in quest'ora di Croce, ma feconda di forza, di fatica, di vangelo e di speranza.Ti amiamo e apprezziamo la tua testimonianza».

*Card. Álvaro Ramazzini. Foto di CIDSE - together for global Justice tratta da Flickr, immagine originale e licenza

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