Nessun articolo nel carrello

La «terza guerra mondiale a pezzi» e il ruolo delle riviste missionarie

La «terza guerra mondiale a pezzi» e il ruolo delle riviste missionarie

In mensile dei comboniani Nigrizia, come editoriale di gennaio 2024, pubblica una riflessione della Federazione Stampa Missionaria Italiana (FESMI) diffusa in occasione della Giornata mondiale della pace, che si è celebrata il 1° gennaio scorso.

«Il vento di morte, violenza e distruzione che in queste settimane drammatiche ci ha raggiunto da Gaza e dal sud di Israele – scrive la FESMI – non ha fatto altro che aggiungersi alle ferite della guerra in Ucraìna (combattuta tra cristiani che arrivano addirittura a benedire le proprie armi), al conflitto violentissimo che da quasi tre anni ormai sfigura il Myanmar, a quello tornato a insanguinare il Sudan, alle tante altre guerre dimenticate che sempre più di rado entrano nei telegiornali e nella pagine dei quotidiani».

La Federazione ricorda la profezia di papa Francesco sulla «terza guerra mondiale a pezzi» e invita il mondo missionario a riflettere sul proprio impegno per la costruzione della pace: «Ci rendiamo conto che le parole di circostanza e i richiami generici a un destino comune non bastano più. C’è bisogno di gesti e scelte concrete, capaci di ridare corpo all’impegno per la pace».

Secondo la FESMI il primo passo da compiere è «chiedere perdono. Perché le tante guerre tornate a riesplodere tutte insieme, hanno un triste denominatore comune: sono il frutto imputridito di ingiustizie che durano da troppo tempo». Diritti calpestati, interessi predatori, business delle armi e del “made in Italy” sulla pelle dei poveri: tutte ingiustizie denunciate più volte dalle riviste missionarie, «ma senza riuscire a comunicare davvero quanto la sorte di questi fratelli e sorelle ci chiami in causa».

La Giornata della Pace rappresenta un’occasione per i missionari e per le loro riviste, scrive ancora la FESMI, «per ricominciare a dire a tutti che “Pace a voi” è una parola irrinunciabile del vangelo di Gesù. Che riconoscersi fratelli e sorelle non è una vaga aspirazione del cuore, ma una precisa scelta di campo nei rapporti tra le nazioni. Che la riconciliazione tra i popoli non è un orizzonte buonista, ma un futuro che si costruisce anch’esso “a pezzi”, cominciando dai gesti quotidiani di incontro tra chi dice basta alla logica del nemico».

Leggi l’editoriale sul sito di Nigrizia

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.