Nessun articolo nel carrello

Don Luigi Ciotti: cosa ci chiedono le vittime di Cutro e degli altri naufragi

Don Luigi Ciotti: cosa ci chiedono le vittime di Cutro e degli altri naufragi

Nell’anniversario del naufragio di Steccato di Cutro, anche Luigi Ciotti (fondatore e presidente di Libera e del Gruppo Abele) ha preso la parola per denunciare «le promesse naufragate dell’Europa dopo la tragedia di un anno fa. Sono i principi stessi di libertà, dignità e giustizia, divelti e abbandonati alla deriva, o condannati a incagliarsi nelle secche delle nostre coscienze assuefatte».

A Cutro affonda anche la verità, «perché dopo un anno ancora ignoriamo se quelle persone si sarebbero potute salvare, e chi ha deciso di non farlo».

Ciotti denuncia anche la «gigantesca ipocrisia» delle istituzioni che sono andate a Cutro a piangere le vittime del naufragio, salvo poi varare delle misure – nel cosiddetto “Decreto Cutro” appunto – che, «come sempre, puntavano a proteggere i confini più che le vite umane». L’Europa intera, aggiunge, proclama i diritti e li calpesta allo stesso tempo, «mortifica lo sforzo» delle ong che salvano vite e «scende a patti con Paesi dittatoriali che in quel traffico sono direttamente coinvolti».

Nel suo intervento fiume, il fondatore di Libera parla del pronunciamento della Cassazione sulla “Libia porto non sicuro”, del film “Io Capitano” di Matteo Garrone, dell’impegno quotidiano delle associazioni della società civile, delle «contraddizioni di un sistema di accoglienza “a ostacoli”, che spinge molti verso la marginalità e l’illegalità», dei Cpr e del recente suicidio di Ousmane Sylla a Ponte Galeria (Roma).

«Di fronte a chi continua a morire prima di aver visto la fine del viaggio, di fronte a chi arriva ma viene bloccato dentro un limbo di burocrazia, di fronte alle vittime invisibili del caporalato e della tratta, di fronte a confini sempre più militarizzati, e a conflitti che invece spingono la gente a scappare, è evidente che commuoversi non basta!», dichiara don Ciotti. «Bisogna muoversi, fare uno scatto avanti concreto: cambiare le leggi, punire non i disperati ma chi approfitta della loro disperazione. Le emozioni innescate da un dramma come quello di Cutro devono diventare azioni incisive e lungimiranti. Non interventi spot, non occasione di facile propaganda. Questo ci chiedono le vittime di Cutro e di tutti i naufragi senza nome. Questo ci chiede il residuo di umanità e giustizia che sopravvive fra noi cittadini d’Italia e d’Europa, dopo decenni di messaggi disumani e pratiche profondamente ingiuste».

Leggi l'intervento di don Luigi Ciotti

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.