Nessun articolo nel carrello

Sinodo valdese: «inorriditi» dalla violenza del conflitto, immediato cessate il fuoco a Gaza

Sinodo valdese: «inorriditi» dalla violenza del conflitto, immediato cessate il fuoco a Gaza

TORRE PELLICE (TO)-ADISTA. Ieri il Sinodo delle Chiese metodiste e valdesi ha approvato l'atto 36 in cui si dichiara «inorridito» dalla violenza del conflitto israelo-palestinese e dal grande numero di vittime, tra cui donne e bambini.

Il Sinodo chiede un immediato cessate il fuoco permanente e l'inizio di negoziati per far riprendere gli aiuti umanitari e liberare gli ostaggi. Secondo i deputati e le deputate è necessario ripristinare il diritto di entrambi i popoli a vivere su questa terra in pace, riconoscendo le rispettive storie e lavorando insieme per il rispetto del diritto internazionale, come il ripristino dei confini pre-1967. Alla luce dell'ampio dibattito avvenuto sia nelle chiese negli scorsi mesi, sia in sede sinodale in questi giorni a Torre Pellice, il massimo organo decisionale valdese-metodista invita alla preghiera, al dialogo e all'impegno per una pace basata su giustizia e diritto. Nell’Atto si invita inoltre a supportare associazioni, ong e gruppi religiosi a promuovere incontri e collaborazioni tra israeliani e palestinesi per una convivenza giusta e sicura e si impegna a sostenere chi rifiuta la guerra attraverso l’obiezione di coscienza. In questo contesto, anche nel quadro di iniziative ecumeniche internazionali, il Sinodo sostiene l'Arab Hospital a Gaza con il progetto "Fermiamo l’odio, aiutiamo i costruttori di pace" della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia in collaborazione con il Centro Studi Confronti.

Il Sinodo, infine, condanna i radicalismi e i fondamentalismi religiosi che, sia in Medio Oriente sia in Occidente, diffondono odio e violano i diritti; condanna ogni forma di antisemitismo e islamofobia; incoraggia le chiese a costruire la pace e il dialogo interreligioso e a partecipare alla settimana di preghiera promossa dal Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) dal 16 al 22 settembre 2024.

«Siamo lontani geograficamente da queste realtà, ma le viviamo ogni giorno, nei telegiornali e non solo», ha spiegato in conferenza stampa il pastore Claudio Pasquet, presidente del Sinodo. «Siamo spinti a prendere posizione, ma è ciò che vogliamo evitare. Per questo è stata nominata una commissione che rappresentava entrambi gli schieramenti, per trovare un linguaggio comune. La verità non è mai da una sola parte, e la manipolazione delle notizie è un problema attuale. Come chiese, vorremmo trovare una risposta, anche se non è mai facile. Siamo di fronte a una crisi che precede il 7 ottobre e che si è incancrenita nel tempo. L'Onu e l'Europa hanno dato risposte parziali, e al momento stanno parlando solo le armi. Israele e Palestina: parliamo di una terra a noi cara. Siamo debitori per le Scritture a Israele e ai popoli che si sono avvicendati in quella terra. In casa nostra, come possiamo aprire spazi di dialogo? Vogliamo aprirci all’ascolto di voci musulmane ed ebraiche, nella nostra Italia. Vogliamo evitare le radicalizzazioni. Nel farlo, non ci sentiamo soli, ma con il Signore. - E ha continuato - : L’atto del Sinodo inizia con la parola ‘inorridito’. Il nostro orrore è sempre rivolto verso la guerra, ma in particolare verso la ferocia di questo conflitto. La seconda parola è ‘invito’: nel linguaggio sinodale significa che le chiese devono uniformarsi a questo tentativo di ‘equivicinanza’. Infine, c'è la parola ‘condanna’, riferita all'antisemitismo, all'islamofobia, ai radicalismi e alla negazione dei diritti delle donne».

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

Sostieni la libertà di stampa, sostieni Adista!

In questo mondo segnato da crisi, guerre e ingiustizie, c’è sempre più bisogno di un’informazione libera, affidabile e indipendente. Soprattutto nel panorama mediatico italiano, per lo più compiacente con i poteri civili ed ecclesiastici, tanto che il nostro Paese è scivolato quest’anno al 46° posto (ultimo in Europa Occidentale) della classifica di Reporter Senza Frontiere sulla libertà di stampa.