Le sfide dell'umanità e il "Summit del Futuro": alla ricerca di un nuovo protagonismo
In vista del “Summit del Futuro”, voluto dal segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres per fare il punto sulle grandi sfide globali e gli obiettivi dell’Agenda 2030, Famiglia Cristiana ospita la riflessione di Flavio Lotti, presidente della Fondazione Perugiassisi per la cultura della pace e promotore della Marcia della pace di Assisi del 21 settembre prossimo. Nell’articolo del 17 settembre Lotti invita tutti e tutte a rendersi protagonisti attivi del cambiamento e a non lasciare che le grandi decisioni sul futuro dell’umanità vengano prese solo da capi di Stato e di governo riuniti nei grandi Summit: «Per quanto altisonanti possano essere gli impegni che decideranno di assumersi a New York, noi sappiamo che la loro attuazione dipenderà in massima parte dalla pressione che sapranno esercitare i cittadini e i popoli di tutto il mondo».
Tutti siamo chiamati a sentirci coinvolti nelle decisioni globali, afferma Lotti: «In Italia, questo lavoro è già cominciato da alcuni anni sollecitando la partecipazione attiva delle giovani generazioni, partendo dalle scuole e dalle Università». Il programma di «alfabetizzazione al futuro» messo in campo l’anno scorso ha mobilitato migliaia di studenti e di insegnanti, «chiamati a riflettere sul futuro, a lavorare con il futuro, a immaginarlo e a inventarlo, ad affrontare le sfide aperte, a capire cosa è meglio fare oggi per costruire un domani migliore, a diventare protagonisti della propria vita e del proprio tempo».
Lotti ricorda anche che a fine agosto è partito il programma di educazione civica “Immagina” – “Programma nazionale di Educazione Civica per la formazione di giovani costruttrici e costruttori di pace… sui passi di Francesco” – «che accompagnerà gli alunni e studenti in un nuovo percorso di alfabetizzazione al futuro».
Appuntamento cruciale resta poi, sabato prossimo, in occasione della “Giornata mondiale della Pace” e della vigilia del Summit Onu, il lancio del “cantiere di pace e di futuro” «che vuole far crescere il movimento dei cittadini e delle istituzioni che si oppongono alla guerra e alla corsa al riarmo. L’idea è che ogni città e ogni scuola possa diventare un “cantiere di pace e di futuro” e che la rete di questi cantieri possa far crescere una nuova generazione di costruttrici e costruttori di pace. Chi ci crede si faccia avanti».
Leggi l'intervento di Flavio Lotti sul sito di Famiglia Cristiana
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