Per Oxfam, l'escalation in Libano era prevedibile: la comunità internazionale ora fermi Israele
La chiamano “escalation”, anche se la vetta di questa scalata sembra sempre più lontana man mano che si intensifica lo sforzo militare. Sta di fatto che Israele, dopo aver raso al suolo la Striscia di Gaza per quasi un anno – massacrando decine di migliaia di civili, senza peraltro raggiungere l’irrealistico obiettivo di sradicare Hamas –, sta ora volgendo il suo sguardo distruttore verso i confini nord, allargando il conflitto verso il Libano, prendendo di mira Hezbollah, un altro dei suoi nemici storici. E, anche in questo caso, facendo strage di donne e bambini innocenti, sotto lo sguardo impotente (e spesso complice) della comunità internazionale, che presto o tardi si troverà a gestire l’ondata di sfollati costretti ad abbandonare il sud del Libano dopo che gli ininterrotti raid israeliani hanno distrutto case e infrastrutture.
Punta i riflettori sulla crisi umanitaria in Libano l’organizzazione umanitaria Oxfam, con una nota diramata ieri nella quale denuncia «un afflusso di sfollati interni che creerà rapidamente condizioni disastrose per le comunità locali, oltre a mettere a rischio la capacità di un sistema umanitario internazionale già sovraccarico di farvi fronte adeguatamente».
Dichiara Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia, che «l’afflusso di centinaia di migliaia di sfollati, principalmente dal sud del Libano, creerà rapidamente condizioni disastrose per le comunità locali, e il sistema umanitario da solo non sarà in grado di far fronte all’emergenza». Oxfam, già presente sul territorio, si è subito attivata per portare agli sfollati in fuga beni di prima necessità, acqua e cibo, che già cominciano a scarseggiare. «Ma la situazione – ammette Pezzati – sta peggiorando di ora in ora».
Tutti sapevano che Israele prima o poi avrebbe allargato il conflitto in Libano, denuncia ancora il portavoce di Oxfam Italia. «Per decenni, il popolo del Libano ha affrontato una crisi dopo l’altra senza mai avere l'opportunità di riprendersi completamente. Questa nuova emergenza non farà altro che aggravare le sfide esistenti e destabilizzare ulteriormente una regione già fragile». Per questo, lancia l’appello a nome di Oxfam, «la comunità internazionale, Italia compresa, deve agire adesso. Israele sta operando impunemente, e le sue azioni devono essere fermate sia in Libano che a Gaza. Tutte le parti devono rispettare il diritto umanitario internazionale e devono rispondere delle loro azioni in caso di potenziali violazioni. L’estensione del conflitto in Libano ha già causato danni immensi alle infrastrutture civili e un altissimo numero di vittime. Il Libano e la regione non possono permettersi di sopportare il peso di questa crisi. Questa escalation evidenzia ancora di più necessità di un cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza».
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