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Nessuna uguaglianza nella Chiesa? All'Angelus del papa gruppo di We are Church bloccato dalla polizia per uno striscione

Nessuna uguaglianza nella Chiesa? All'Angelus del papa gruppo di We are Church bloccato dalla polizia per uno striscione

CITTA' DEL VATICANO-ADISTA. Sette persone trattenute dalla polizia per quattro ore: così si è conclusa la manifestazione pacifica di We are Church International (WAC) in piazza san Pietro, in occasione dell'Angelus del papa, il 13 ottobre scorso. I sette membri del movimento internazionale di riforma nella Chiesa avevano esposto un semplice striscione che recava la scritta "Equality" ("Uguaglianza").  

Nel giro di pochi minuti, il gruppo di WAC - coalizione di gruppi nazionali per la riforma della Chiesa fondata a Roma nel 1996,  impegnata nel rinnovamento conciliare della Chiesa cattolica - è stato circondato dalla polizia, che ha ordinato di rimuovere lo striscione e ha trattenuto sette membri del gruppo per un totale di 4 ore. «Esprimere sostegno a Papa Francesco con uno striscione a favore dell'uguaglianza, in quanto seguaci di Gesù, dovrebbe essere immediatamente accettabile», si legge in un comunicato stampa diffuso dal movimento il 16 ottobre. «È un tema chiave nel Sinodo in corso nello Stato della Città del Vaticano, che papa Francesco ha avviato nel 2021». «Accettiamo pienamente la necessità di proteggere Papa Francesco da eventuali attacchi, e le lunghe file e i controlli di sicurezza sono essenziali e giustificati», afferma We are Church; «Tuttavia, il sistema di sicurezza del Vaticano non dovrebbe essere utilizzato solo per promuovere voci conservatrici, quando anche molte voci a favore della riforma sostengono papa Francesco. «L'unità nella diversità deve valere nello Stato della Città del Vaticano, così come nella Chiesa globale».

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