
Un clima di collaborazione
Tratto da: Adista Segni Nuovi n° 43 del 14/12/2024
Non c’è popolo che non creda in una forza creatrice e che non abbia strutturato nei secoli le credenze religiose in coerenti dettami fondati sull’etica e spesso supportati, e sviluppati, da istituzioni organizzate. Se è vero che la base delle comunità di fede va via via restringendosi nel tempo – il fenomeno della secolarizzazione riguarda un po’ tutte le religioni – è vero anche che i seguaci complessivi si contano sempre in miliardi nel mondo. Ed è vero che l’etica, consustanziale intanto all’umanità e poi anche alle religioni che l’organizzano in precetti, rimane un faro per gli abitanti di questo pianeta, sempre più minacciato dal cambiamento climatico.
Per fermare, o almeno rallentare, la corsa verso il precipizio è proprio a comportamenti etici che fanno appello le religioni, per le quali il bene delle “creature” è volontà assoluta della forza creatrice. Questo forte richiamo all’etica per la salvaguardia della Terra rappresenta il terreno comune ideale per avvicinare tutte le religioni e le credenze in uno sforzo unitario per il bene supremo della sopravvivenza della specie umana: è quello che emerge in questo numero Speciale di Adista, intitolato “Un clima di collaborazione. Le sfide ambientali interrogano le fedi”, al quale abbiamo chiamato ad intervenire rappresentanti di diverse credenze: ebraismo, cristianesimo (cattolico, evangelico e ortodosso), islam, buddhismo e induismo.
Abbiamo chiesto loro di parlarci sia della posizione della loro fede rispetto alla crisi ambientale, sia della compartecipazione con le altre religioni per affrontare e cercare di superare una perturbazione così rovinosa per la vita dell’umanità. Sognando che tale collaborazione, ecumenica e interreligiosa, possa risolversi in un atto unitario – tutto da inventare – che potrebbe avere la forza di risvegliare la coscienza di tutti gli inquilini dell’unica casa comune.
*Foto presa da Unsplash, immagine originale e licenza
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!