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Curare la terra per curare noi stessi. Un libro del Cipax

Curare la terra per curare noi stessi. Un libro del Cipax

Tratto da: Adista Notizie n° 43 del 14/12/2024

42071 ROMA-ADISTA. Ambiente è spiritualità. Curare la terra curare noi (Icone edizioni, 2024, pp. 152, euro 15) è una raccolta di saggi che offrono diverse chiavi di lettura sui temi ecologici. Lo ha proposto e curato il Cipax, il Centro Interconfessionale per la Pace che per decenni è stato animato da Gianni Novelli e che oggi è presieduto da Cristina Mattiello, che ha scritto l’introduzione e presentazione generale dei testi, rielaborazioni aggiornate di interventi al svolti al “Cantiere CIPAX” nell’anno 2021/22. Strutturato in cinque sezioni tematiche, il libro presenta una parte con riflessioni interreligiose nell’ambito delle teologie e della spiritualità ecoteologie femministe, ma anche la visione cosmoteandrica di Raimon Panikkar (il termine, coniato dal filosofo stesso, descrive la sua visione della realtà, secondo la quale ogni ente reale è costituito da un insieme indissolubile di coscienza, di libertà e di materialità). e un’esperienza di ecologia integrale nell’ispirazione di Thich Nhat Hahn (monaco buddista e attivista per la pace, fondatore della Comunità Internazionale di Plum Village, morto nel 2022) e una più specificamente politica con interventi su ecocidi e popolazioni indigene, guerra e ambiente, disarmo climatico, impegno ecologico dei giovani, agricoltura contadina, benessere degli animali.

In ogni sezione Vengono sempre proposti spunti per azioni positive sul piano dei comportamenti sia individuali che collettivi, nell’ottica di un’assunzione di responsabilità dal basso di fronte alla deriva in atto.

Di questo libro, realizzazione con il sostegno dell’OPM della Tavola Valdese) Adista ha pubblicato sul n. 40 del dorso “Documenti” un intervento di Maria Soave Buscemi, da molti anni missionaria laica fidei donum in Brasile, dove opera come educatrice e coordina la dimensione di studi di genere e di ermeneutiche femministe del Centro studi biblici (Cebi). Il suo è il saggio Quando le renne non trovano più i sentieri: ambiente e culture indigene è quello che chiude il libro. Buscemi racconta di Interi territori coltivati a monocoltura di «granoturco, soia, canna da zucchero. Granoturco che non è per la polenta», «perché è usato solo per i biocombustibili. La canna da zucchero non è per lo zucchero» e «la soia non è per gli hamburger, quelli vegani, è tutto per gli agrocombustibili», che sono in realtà «necro-combustibili»: «A forza di tanto veleno, di tanto massacro sulla terra, questa diventa affaticatissima e sterile». «E allora – scrive Buscemi – bisogna che la terra torni a essere madre, a essere territorio. Per buttare giù un albero una motosega è velocissima; perché un albero torni profondamente a respirare ci vogliono 14-15-18-20 anni».

Il tema ecologico è declinato in una prospettiva multiculturale e multireligiosa. Nel saggio di Nader Akkad, ingegnare, imam cofondatore della Commissione Internazionale Mariana Musulmano-Cristiana, viene citato un proverbio africano: «Se vuoi correre veloce vai da solo, ma se vuoi andare lontano devi camminare con gli altri». Il percorso di una ecologia integrale, spiega Akkad, anche nel mondo musulmano non può quindi «che essere curato e discusso da tutti e nell'ambito di diverse esperienze religiose». Akkad parte dal Corano, dove si «narra che Adamo ha preso il suo nome dalla terra, quindi ci collega alla terra già con il nome proprio di Adamo, che vuol dire "dalla superficie della terra", "creato dalla terra". Le nostre radici e la nostra casa comune sono quindi la terra: Dio ha voluto partire da questo ambiente, che possiamo definire non soltanto terra secca, ma anche terra bagnata, perché é con l'argilla, che è terra e acqua, che Dio ha voluto creare Adamo. II mussulmano perciò, quando guarda se stesso, non vede la sua esistenza lontana dalla terra».

I testi che percorrono il volume non sono però solo una riflessione critica sul presente: propongono anche possibili soluzioni e spunti per un’azione individuale e collettiva che possa essere veramente trasformativa, sul piano sociale ed economico, per una declinazione reale del trinomio giustizia, pace e salvaguardia del creato.

Per ulteriori informazioni sulla pubblicazine e sui Cantieri CIPAX, contattare segreteria@cipax-roma.it 

*Foto presa da Unsplash, immagine originale e licenza 

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