Mediterraneo: barca a vela salva una ragazzina undicenne unica superstite di un naufragio
LAMPEDUSA-ADISTA. Ieri sera, al largo di Lampedusa, l'equipaggio della barca a vela Trotamar III ha tratto in salvo una superstite di un’imbarcazione affondata tre giorni fa a Sfax, in Tunisia.
Era probabilmente l'unica delle 45 persone a bordo ad essere sopravvissuta alla tempesta nel Mediterraneo centrale, durata diversi giorni. La tempesta degli ultimi giorni ha anche impedito a numerose imbarcazioni delle Ong di salpare, per cui non è stato possibile prestare soccorso a questa imbarcazione di metallo. La ragazzina di 11 anni, originaria della Sierra Leone, ha galleggiato in acqua per tre giorni con due salvagenti improvvisati fatti con tubi di pneumatici riempiti d'aria e un semplice giubbotto di salvataggio. Ha dichiarato di essere stata in contatto con altre due persone in acqua due giorni fa. Ma il contatto era stato interrotto. La bambina non aveva con sé né acqua potabile né cibo ed era ipotermica, ma reattiva e orientata. Solo per caso, alle 3.20 del mattino, l'equipaggio ha sentito i richiami nell'oscurità e ha avviato immediatamente una manovra di salvataggio.
A bordo della Trotamar, l'equipaggio si è preso cura della ragazza e l'ha consegnata al servizio di soccorso di Lampedusa alle 6 del mattino. Lo skipper Matthias Wiedenlübbert: «È stata una coincidenza incredibile che abbiamo sentito la voce della bambina nonostante il motore fosse acceso. E, naturalmente, stavamo ancora cercando altre persone. Ma dopo una tempesta durata giorni, con oltre 23 nodi e onde alte 2,5 metri, non c'era speranza». Commenta Katja Tempel, di CompassCollective, a cui appartiene la barca: «Anche in caso di tempo burrascoso, le persone sono costrette a prendere vie di fuga rischiose attraverso il Mediterraneo. Abbiamo bisogno di passaggi sicuri per i rifugiati e di un'Europa aperta che accolga le persone e dia loro facile accesso al sistema di asilo. Annegare nel Mediterraneo non è un'opzione».
La Trotamar III è una barca a vela battente bandiera tedesca che dall'agosto 2023 supporta i soccorsi civili in mare nel Mediterraneo. Dall'inizio delle sue operazioni l'imbarcazione lunga 13 metri ha assistito con diversi equipaggi di attiviste e attivisti, un totale di 1.653 persone in difficoltà in mare.
«Insieme alla notizia del soccorso effettuato da Trotamar III siamo però costretti a denunciare che almeno altri tre naufragi potrebbero essersi verificati nei giorni scorsi lungo la rotta tra le coste tunisine e Lampedusa – fanno sapere da Mediterranea Saving Humans –: dal 2 dicembre infatti Alarm Phone ha segnalato prima la sparizione di due barche rispettivamente partite con 45 persone a bordo il 27 novembre e con 75 persone il 30 novembre dalla Tunisia; poi il 4 dicembre ha segnalato un’ulteriore imbarcazione con a bordo altre 45 persone dispersa dal 30 novembre. Alarm Phone ha immediatamente comunicato tutte le informazioni in suo possesso alle Autorità competenti nell’area, cioè ai centri di soccorso di Tunisia, Malta e Italia, ma nessun riscontro è stato da loro fornito».
«Lungo la rotta dalla Tunisia a Lampedusa ha imperversato nei giorni scorsi una vera e propria tempesta – spiega Luca Casarini di Mediterranea – per questa ragione chiediamo che le Autorità Italiane, insieme a maltesi e tunisini, lancino immediatamente un'operazione di ricerca a vasto raggio per rintracciare possibili superstiti. Vite in pericolo in mare non possono essere in alcun modo abbandonate».
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