Venezuela: saranno espulsi gli ex presidenti che accompagneranno domani González
Come aveva annunciato l'ex presidente della Colombia Andrés Pastrana, in una recente intervista a Radio Caracol, saranno diversi gli ex presidenti e politici latinoamericani che hanno ddi accompagnare Edmundo González Urrutia, ex candidato alle elezioni del Venezuela a sfidare Nicolás Maduro dopodomani 10 gennaio, giorno dell’inizio del mandato presidenziale dopo le elezioni dello scorso 28 luglio che hanno riconfermato, con il 51% dei voti, il presidente uscente. González, sul quale pende un mandato di arresto in patria, si ritiene vittima di brogli: sarebbe lui il vincitore, affermando che il 70% delle schede elettorali in suo possesso erano a suo nome e promettendo che sarà presente per assumere l’incarico.
Saranno dunque con lui, oltre a Pastrana, otto ex governanti Mario Abdo Benítez (Paraguay), Vicente Fox e Felipe Calderón (Messico), Mireya Moscoso ed Ernesto Pérez Balladares (Panama), Jorge Quiroga (Bolivia), Jamil Mahuad (Ecuador) e Laura Chinchilla (Costa Rica), membri di una “forza straniera che tenta invadere” il Venezuela e, pertanto, ha approvato l’adozione di azioni contro di esso.
Di fronte a questa notizia l’Assemblea legislativa venezuelana ha approvato all’unanimità un ordine di immediata espulsione degli ex presidenti in quanto membri di una «forza straniera che tenta di invadere» il Venezuela, «Paese libero, sovrano e indipendente, per «ostacolare il possesso e il dovuto giuramento del presidente costituzionale Nicolás Maduro». I 9 ex governanti sono, secondo i deputati, un «gruppo di fascisti dell’estrema destra internazionale» che ha rilasciato «dichiarazioni disastrose e interferenti».
L'obiettivo della delegazione di ex presidenti, oltre a sostenere e dare forza all'opposizione contro Maduro, è quello di garantire l'incolumità di González Urrutia sul quale il 2 gennaio è stata disposta una ricompensa di 100.000 dollari per chi ne favorirà l’arresto. È accusato di presunti crimini quali associazione a delinquere, concorso in atti violenti contro la Repubblica, usurpazione di funzioni, falsificazione di documenti, riciclaggio, ignoranza delle istituzioni dello Stato, istigazione alla disobbedienza alle leggi e associazione a delinquere.
Intanto la leader dell'opposizione venezuelana María Corina Machado ha chiamato alla mobilitazione per venerdì 10 gennaio. Ha condiviso sui suoi social network i quattro punti di riunione per la manifestazione a Caracas. L'appello di Machado, riferisce l’Ansa, è che i cittadini escano massicciamente, in famiglia, vestiti con una camicia di uno dei colori della bandiera, il giallo, il blu o il rosso, in quattro punti: davanti alla Conferenza episcopale di Caracas, nel quartiere di Montalbán; intorno al distributore di Santa Fe, nella zona est della capitale venezuelana; nel Centro commerciale Leader, in Avenida Francisco de Miranda tra la Calle Santa Ana e la Calle Capitolio; ed in Calle Élice, nel quartiere del Chacao.
*Foto del Parlamento Europeo tratta da Commons Wikimedia, immagine originale e licenza
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