
"Le Rotte del Clima": pubblicata l'indagine sulle cause climatiche delle migrazioni
È pubblicato e disponibile online, sul sito dell’Associazione A Sud-Ecologia e Cooperazione, l’edizione 2025 dell’indagine Migrazioni ambientali e crisi climatica. Speciale “Le rotte del clima”, a cura di Marica Di Pierri, e Maria Marano di A Sud. Nel ricco e dettagliato documento, i risultati emersi da una ricerca condotta su un campione di migranti intervistati e promossa da oltre 20 organizzazioni – tra gli altri Centro Studi Systasis (capofila e coordinatore del progetto), Asgi (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione), A Sud, Fondazione Casa Della Carità Angelo Abriani, Fondazione ISMU, Popoli Insieme, Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, Tribunale di Milano, WeWorld – nell’ambito del progetto “Le Rotte del Clima”, che intende verificare l’incidenza del cambiamento climatico (e quindi del degrado dei territori) come fattore che può innescare o accelerare i processi migratori. Nell’indagare in maniera più sistematica i fattori climatici presenti nelle scelte migratorie dei popoli, il progetto e questa indagine sottolineano anche l’esigenza di considerare con più attenzione la centralità dei fattori climatico-ambientali nella valutazione dello stato di vulnerabilità di tutte quelle persone migranti che si mettono in cammino in cerca di protezione.
Le anticipazioni dei risultati dell’indagine sono state già presentate il 18 dicembre scorso, in occasione della Giornata Internazionale del Migrante indetta dall’Onu nel 2000 a fronte del continuo incremento nel mondo delle migrazioni forzate e delle connesse esigenze di protezione e tutela dei diritti umani. In occasione della Giornata 2024, l’Associazione A Sud ha diramato una nota dall’eloquente titolo “Il cambiamento climatico causa migrazioni forzate” (la nota e i principali risultati dell'indagine su Adista Notizie n. 45/24), invitando le istituzioni ad includere in maniera sistematica la crisi climatica e i disastri ambientali tra i fattori che consentono ai migranti di accedere all’istituto della protezione internazionale.
Il documento si compone di quattro sezioni: l’ultima contiene le “Raccomandazioni” emerse, vere e proprie indicazioni e suggerimenti fornite dalle organizzazioni coinvolte nella ricerca alle istituzioni, utili per formulare politiche migratorie coerenti e efficienti, soprattutto nel caso dei migranti climatici. «L’intera pubblicazione – si legge sul sito di A Sud – invita il lettore ad allargare l’orizzonte di comprensione della complessità delle migrazioni contemporanee, che trovano nella crisi climatica un filo rosso che le attraversa. L’auspicio è che possa diventare un vero e proprio strumento di lavoro nelle mani di operatori sociali, giuristi, attivisti, ricercatori che operano nel campo delle migrazioni».
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