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139 rifugiati arrivati in Italia con i

139 rifugiati arrivati in Italia con i "corridoi umanitari" di UNHCR Arci e Sant'Egidio

Sono arrivati ieri a Fiumicino 139 rifugiati (39 donne, 69 minori), con un volo charter proveniente da Tripoli, nell’ambito dei corridoi umanitari realizzati con un protocollo di intesa tra Ministeri dell’Interno e degli Esteri, UNHCR, Arci e Comunità di Sant’Egidio, stipulato a fine 2023, che ha già permesso a 592 persone a rischio di arrivare in Italia in sicurezza.

Molti dei più giovani tra loro, spiega l’Agenzia Onu per i Rifugiati in una nota dello stesso giorno, «sono nati in Libia, dove hanno vissuto a lungo con le loro famiglie in condizioni estremamente difficili».

I 139 rifugiati provengono da diversi Paesi africani, spiega ancora l’UNHCR, e «verranno accolti in diverse Regioni italiane dalla Comunità di Sant’Egidio, dall’Arci e tramite il sistema nazionale di accoglienza SAI, e subito avviati verso l’integrazione, secondo il modello consolidato dei corridoi umanitari: per i minori, grazie alla scuola, e per gli adulti, grazie all’apprendimento della lingua italiana e all’inserimento nel mondo lavorativo».

Quella dei corridoi umanitari è un’esperienza di accoglienza e integrazione, nata nell’ambito della società civile laica e cristiana, autofinanziata e quindi a costo zero per lo Stato, virtuosa perché scavalca letteralmente i viaggi mortali nel Mediterraneo e i loschi traffici di esseri umani. «Una best practice – ribadisce l’Agenzia Onu – riconosciuta a livello internazionale che può diventare un modello per gli Stati e tutta l’Unione Europea. In un tempo segnato dal moltiplicarsi delle guerre, sono una risposta concreta per persone e famiglie vulnerabili, che hanno il diritto di essere protette e a cui va offerta una speranza per il futuro. Complessivamente con i corridoi umanitari, dal febbraio 2016, sono giunti in Europa circa 8mila rifugiati».


* Foto di Berther, tratta dal sito Flickr, licenzaimmagine originale. La foto è stata ritagliata. Le utilizzazioni in difformità dalla licenza potranno essere perseguite

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