
ForumDD: quale linea prevarrà alla manifestazione del 15 marzo?
La manifestazione di sabato prossimo 15 marzo, indetta da Michele Serra, raccoglie tante promesse di partecipazione di sigle e persone che però non aderiscono a una piattaforma unitaria. Lo rilevano i cocoordinatori del Forum Disuguaglianze Diversita (ForumDD) in un editoriale del 7 marzo pubblicato sul quotidiano Domani. Fabrizio Barca, Elena Granaglia e Andrea Morniroli hanno espresso la necessità di uno scatto unitario nel Vecchio Continente, ma «Unità attorno a cosa?». Le proposte che si fronteggiano oggi sono due. La prima: «Unità attorno al riarmo e all’esplosione delle spese per le singole difese nazionali, la via irragionevole, pericolosa e militarmente improvvisata, rilanciata dalla Presidente della Commissione Europea?». Oppure la seconda: «Unità attorno a una svolta che rimetta al centro i principi fondanti dell’Unione, dignità umana, libertà, democrazia, uguaglianza, sicurezza, pace e coesione?».
La piazza di Serra si presta bene ad essere strumentalizzata dalla prima posizione, scrivono i tre, «oggi assolutamente dominante negli indirizzi e atti della Commissione Europea e di molti leader dell’Europa», con la prospettiva di scivolare «in un cupo gorgo». Ma quella piazza raccoglierà il sentimento di molti che chiedono più autonomia dell’Unione – continente di pace – e un ritorno ai principi fondativi. Il ForumDD, si legge nelleditoriale, «come altre organizzazioni e associazioni, condivide quel sentimento e avverte il bisogno di un sussulto. Ma non a favore di un’“Europa qualunque” e tantomeno di quella che molte sue classi dirigenti stanno costruendo».
La proposta dsel ForumDD per la nuova Europa, concretamente, comprende: «Il rilancio del servizio pubblico universale per la salute attraverso un’infrastruttura pubblica sovranazionale e l’accesso aperto alla conoscenza; la protezione di lavoratrici e lavoratori con uno statuto europeo del lavoro; una politica della concorrenza contro la formazione di posizioni dominanti sul mercato e una regolazione digitale che promuova la condivisione collettiva e protetta dei dati; l’avvio di un grande piano di contrasto ai rischi climatici; una politica di coesione sensibile alle persone nei luoghi, non certo stravolta per spese militari; la creazione di un sistema comune di difesa europea, fondato su un obiettivo ultimo di disarmo; una strategia commerciale e di cooperazione allo sviluppo in un rapporto nuovo, paritario, con l’Africa, il Sud del mondo e la Cina».
Secondo Barca, Granaglia e Morniroli «molte e molti di noi saranno in piazza il 15 marzo per dare questa piattaforma a una manifestazione che non ne ha. La stessa piattaforma è condivisa da molte altre e molti altri che non saranno in piazza. Assieme, da dentro e da fuori, ci impegneremo con tante e tanti in ogni Stato dell’Unione affinché questa idea dell’Unione Europea avanzi e attorno a essa abbia luogo una mobilitazione estesa all’intera Europa».
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