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Nino Lisi ci ha lasciato: una vita di impegno e di militanza

Nino Lisi ci ha lasciato: una vita di impegno e di militanza

ROMA-ADISTA. È morto oggi Nino Lisi, militante dei Cristiani per il socialismo, attivo della Comunità di base di San Paolo, amico e collaboratore di Adista.

«Nel giorno della pace, la domenica delle Palme, ci ha lasciato un uomo di altri tempi, di una generosità infinita, sempre pronto a battersi contro le ingiustizie, al fianco degli ultimi, degli emarginati, dei bisognosi, di tutte e tutti… – scrive la figlia Roberta in un messaggio pubblicato sul manifesto –. Nino Lisi era un uomo, un compagno, un papà, uno zio e un nonno che ci lascia una grande testimonianza di come si può vivere pensando agli altri, battendosi quotidianamente contro le ingiustizie. Hasta la victoria siempre! Buon viaggio papà».

«Ci siamo conosciuti nel 1974 in occasione del Convegno diocesano di Roma del febbraio e nel tentativo, con don Giuseppe Sardelli, di lanciare l’iniziativa “Oltre il convegno” – lo ricorda lo storico Antonio Parisella –.  Dal 1975 al 1992 siamo stati una specie di Dioscuri occupandoci della segreteria del Lazio e poi della segreteria nazionale dei Cristiani per il socialismo. È tutto ben documentato nei rispettivi archivi, depositati presso l’Irsifar a Roma, ordinati e inventariati. Dirigente Eni ed ex quadro dell’Azione cattolica e della sinistra Dc di Napoli in un periodo particolarmente felice, poi militò a sinistra e collaborò a il manifesto. Fu attivo anche nella Comunità cristiana di base di San Paolo. È stato attivo anche nella solidarietà al popolo palestinese. Da lui ho molto imparato, non solo nella politica. Con Domenico Jervolino aveva una straordinaria capacità di rielaborare l’esperienza, non solo napoletana, del rapporto fra Dc e organizzazione politica della Chiesa cattolica. La loro influenza chiarificatrice fu fondamentale nelle attività del movimento: in particolare nella preparazione del seminario raccolto nel volume Dc e mondo cattolico. Bisogni popolari e occupazione del potere (1981), dove peraltro nessuno dei tre fu presente. Per me personalmente, poi, il dialogo e il confronto con loro fu decisivo per orientarmi a pubblicare Cattolici e Democrazia cristiana nell’Italia repubblicana. Analisi di un consenso politico (Gangemi, Roma 2000).

La camera ardente si terrà lunedì 14, dalle 15 alle 19 a Villa Margherita in via di villa Massimo 48.

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