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Uniti nella Diversità: lettera degli Ebrei Socialisti ai compagni del 25 aprile

Uniti nella Diversità: lettera degli Ebrei Socialisti ai compagni del 25 aprile

L'associazione "Noi Ebrei Socialisti" (NES - אנחנו יהודים סוציאליסטים), ospite del sito dell’organizzazione non governativa no profit Gherush92 ha diffuso, oggi 18 aprile, una lettera «ai compagni del 25 aprile», titolata "Uniti nella diversità". Di seguito il testo integrale.

Gli ebrei socialisti ai compagni del 25 aprile

Il prossimo 25 aprile ricorre l’ottantesimo anniversario di quel giorno in cui, da Milano, il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, presieduto da Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani, proclamò l’insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti. Fu proprio quel giorno, il 25 aprile del 1945, il culmine del processo di emancipazione che durava da oltre due secoli. Non fu un percorso lineare, ma un susseguirsi sofferto di moti e rivoluzioni e di restaurazioni e repressioni, fino alla Liberazione del 1945, alla proclamazione della Repubblica Italiana nel 1946 e alla emanazione della Costituzione del 1948, firmata da Umberto Terracini Presidente dell’Assemblea Costituente.

Il contributo degli Ebrei alla libertà fu essenziale. Per secoli oppressi e discriminati, gli Ebrei parteciparono incessantemente, a tutti i livelli e con le più diverse funzioni al processo di emancipazione che investì l’Europa e l’Occidente. Molti fra loro sostennero la lotta per la libertà a prezzo della propria vita e con ogni altro mezzo a disposizione, compresa la capacità economica, organizzativa, strategica, conoscitiva. Presero parte alla Rivoluzione americana, alla Rivoluzione francese, ai movimenti libertari della fine del Settecento, ai moti rivoluzionari risorgimentali del 1820-21, del 1830-31 e del 1848, alle guerre di Indipendenza, alle spedizioni garibaldine, alla battaglia di Porta Pia per la presa di Roma del 1870 …; nei decenni successivi si distinsero per valore e coraggio nella Resistenza fino alla vittoria contro il nazifascismo. Nonostante l’antisemitismo e le politiche antiebraiche, gli Ebrei furono in prima linea fra i rivoluzionari e i riformisti, in cerca della propria e altrui emancipazione civile e politica, e insieme agli altri, patirono le restaurazioni e le repressioni e gioirono per i successi e le vittorie.

La partecipazione degli Ebrei alla Resistenza fu massiccia in Italia e in Europa. Fra i primi a darne inizio, a seguito dell'ordine delle SS di liquidare il ghetto di Varsavia, furono i tragici eroi Ebrei del ghetto che insorsero alla vigilia di Pesach, il 19 aprile del 1943, uniti nell’Organizzazione Combattente Ebraica (ZOB). E se in Europa orientale gli Ebrei organizzarono la resistenza nei ghetti, nelle foreste e nei Campi di Sterminio, in Italia, similmente a quanto accadde in gran parte dell’Europa meridionale e occidentale, gli Ebrei affluirono, spesso con ruoli di grande responsabilità, nelle varie formazioni partigiane e nei movimenti politici che le sostenevano e indirizzavano. E si unirono, donne e uomini, alla resistenza civile e disarmata.

Già dal 1939 decine di migliaia di Ebrei provenienti dalla Palestina, allora sotto Mandato Inglese, servirono nell'esercito britannico come volontari, nelle diverse unità e differenti aree di guerra in Italia, in Europa, in Africa. Anche molte donne con vari compiti servirono come ausiliarie.

Non meno eroica fu la partecipazione alla Resistenza della Brigata Ebraica. Cinquemila volontari, italiani e non, anch’essi provenienti dalla Palestina Mandataria, sbarcarono a Taranto nel 1944 e si unirono all’VIII Armata Britannica per combattere con il proprio vessillo contro il nazifascismo. Il loro contributo fu determinante per sfondare la Linea Gotica e la stella gialla, segno infame di oppressione, comparve sulla bandiera, sulle insegne e le divise della Brigata come simbolo di riscatto. Quella Brigata Ebraica di giovani volontari, ai quali nei primi anni di Guerra fu persino interdetto partire per combattere, lottò a fianco degli alleati contro la distruzione totale e, terminato il conflitto, si prodigò per la ricostruzione. Svolse una funzione militare, distinguendosi nelle battaglie per la liberazione di città e località del Centro Italia; una funzione culturale, contro la dittatura e per la giustizia e la libertà; una funzione sociale nel soccorso ai sopravvissuti della Shoah e nell’organizzazione semiclandestina dell'Aliyah, il ritorno degli ebrei in Terra d’Israele; una funzione politica, in rappresentanza di una nazione che da decenni aspirava alla salvezza e all’indipendenza in una patria sicura in Eretz Israel.

L’apporto dell’Ebraismo al processo di emancipazione è innegabile, imprescindibile. L’Esodo, il racconto della liberazione del Popolo Ebraico dalla schiavitù d’Egitto è la radice di ogni resistenza che ha ispirato e ispira i popoli alla liberazione e all’autodeterminazione con la Legge.

Qualcuno oggi tenta di manipolare una parte della Storia d’Italia e d’Europa. Questa è una eresia.

Cacciare gli Ebrei dalle celebrazioni del 25 aprile è come cancellare i caduti e i sopravvissuti dei Campi di Sterminio dalla Storia della Shoah; è come escludere Primo Levi e i Testimoni dai banchi di scuola. È come cancellare, insieme ai tanti Ebrei partigiani, Enzo Sereni dalla Brigata Ebraica, Emilio Sereni e Leo Valiani dal CLN, Eugenio Colorni dal Manifesto di Ventotene e dall’Unione Europea, Umberto Terracini dalla Costituzione della Repubblica Italiana. È come cancellare Mosè e l’Esodo dalla Storia dell’emancipazione dei popoli e delle moderne Costituzioni.

Noi Ebrei Socialisti, che ci consideriamo eredi degli Ebrei partigiani e della Brigata Ebraica, chiamiamo a raccolta i Compagni per celebrare insieme e senza mistificazioni questa Giornata in ricordo di tutti gli eroi della libertà e nello spirito della nostra Costituzione.

“L'Assemblea ha pensato e redatto la Costituzione come un patto di amicizia e fraternità di tutto il popolo italiano, cui essa la affida perché se ne faccia custode severo e disciplinato realizzatore.” Umberto Terracini

NES Noi Ebrei Socialisti

Gherush92 Comitato per i Diritti Umani

*Foto creata con IA

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