1968-1978. il decennio dell'assalto al cielo
Autore: Adista

Un numero speciale su un anniversario è sempre impegnativo. E rischioso. Se poi il tema è il ‘68, il terreno si fa scivoloso. Perché, se da una parte c’è il rischio dell’apologia o quello di limitarsi a rintuzzare gli attacchi continui che negli ultimi decenni individuano nel ‘68 l’origine di tutti i mali della società italiana; dall’altra, anche chi individua nel ‘68 un momento centrale e progressivo della storia del ’900 corre il rischio di celebrare il “mitico” anno in maniera rituale, finendo così – paradossalmente – per neutralizzare proprio le dirompenti dinamiche di cui si vorrebbe fare memoria attiva.
Noi a fare uno speciale sul ‘68 ci proviamo lo stesso, con un taglio però leggermente diverso da quello che i nostri lettori avranno trovato su tanti altri mezzi di informazione. Oggetto di questo numero infatti, non è solo il 1968, ma tutto l’arco di tempo che va dal 1968 al 1978, poco più di un decennio che produsse in Italia una serie di trasformazioni che solo pochi anni prima sembravano inimmaginabili. Si avviò in quella stagione, infatti, il processo di democratizzazione della scuola, la liberalizzazione dell’accesso universitario; vennero raggiunte conquiste come il tempo pieno e le 150 ore, che consentivano ai lavoratori di accedere a più alti livelli di istruzione e ai giovani provenienti da famiglie economicamente più disagiate e culturalmente meno preparate di poter proseguire il proprio tempo a scuola anche nel pomeriggio. Nel mondo del lavoro le lotte degli anni ’60 sfociarono nello Statuto dei Lavoratori, varato dal Parlamento inizialmente per regolare e arginare i conflitti, ma che finì per registrare i nuovi rapporti di forza, e assicurare protezione legale e diritti fino a quel momento inconcepibili. E fare da trampolino per ulteriori, faticose, conquiste sindacali.