FUORIROTTA - 1983
Tratto da: Adista Documenti n° 36 del 19/05/2007
Nel Paese intanto prosegue - con una forte presenza della Chiesa di base - la mobilitazione contro l'installazione dei missili Nato a Comiso, con occupazioni simboliche della base, blocchi, manifestazioni (le principali quella del 26 settembre a Comiso e l'imponente corteo di un milione di persone che attraversa il centro di Roma il 22 ottobre). Il 31 marzo, il "Coordinamento Cristiani per la Pace" (sacerdoti, religiosi, laici, membri di varie associazioni cristiane) indicono una ‘Via Crucis' contro le armi nucleari che si conclude il venerdì santo di fronte al cancello principale della base di Comiso. L'iniziativa ha il sostegno dei parroci della città che autorizzano l'utilizzo delle chiese più importanti. Se il governo è sordo alle ragioni della piazza, non così Pertini che, nel discorso di fine anno alla nazione, dissociandosi dalla linea dell'esecutivo, afferma di schierarsi dalla parte di chi manifesta per la pace e contro i missili Nato a Comiso, che gli Usa avevano cominciato ad installare in novembre. Afferma inoltre che, in caso di guerra, il contingente militare italiano in Libano deve essere ritirato.
Per la Chiesa cattolica l'83 è l'anno del Giubileo speciale per i 1950 anni dalla Resurrezione. Ma anche (25 gennaio) quello in cui viene promulgato il nuovo codice di diritto canonico (per la Chiesa latina) dal quale esce fortemente rafforzato il centralismo papale. Wojtyla manifesta in modo sempre più aperto la sua ostilità verso ogni istanza di rinnovamento ecclesiale e politico. Durante la tappa in Nicaragua di un viaggio pastorale che tocca diversi Paesi centroamericani (2-10 marzo), il papa rimprovera pubblicamente padre Ernesto Cardenal, che ha accettato di entrare a far parte del governo sandinista. E, durante la messa celebrata in piazza, zittisce la madri degli uccisi dai "contras" (i guerriglieri antisandinisti sostenuti dalla Cia). Prosegue anche l'opera di repressione del dissenso interno e si intensificano le critiche alla linea di coerente fedeltà alla "scelta religiosa" del presidente dell'Azione Cattolica Monticone, soprattutto da parte di Comunione e Liberazione (che - forte del sostegno del papa - acquisisce potere nella Chiesa e sulla scena politica). Intanto la sinistra ecclesiale perde, nella notte tra il 20 e il 21 luglio, Franco Rodano, antifascista, fondatore del movimento dei cattolici comunisti, scomunicato dal Vaticano per la sua adesione al Pci, tra i più stretti collaboratori di Togliatti e Berlinguer e stratega del compromesso storico e del dialogo tra cattolici e comunisti. La Chiesa e il Paese sono scossi, il 22 giugno, dal rapimento di Emanuela Orlandi, 15 anni, figlia di un dipendente del Vaticano. Della sua sorte, e dei possibili legami tra questa oscura vicenda e lo scandalo Ior-Banco Ambrosiano, l'attentato al papa, i servizi segreti di diversi Paesi, la Banda della Magliana non si saprà mai nulla di certo. E se qualche velo dell'Italia dei misteri sembra potersi squarciare quando a San Paolo, in Brasile, vengono arrestati i boss mafiosi Tommaso Buscetta (che si rivelerà uno dei pentiti "chiave" nella lotta a Cosa Nostra) e Tano Badalamenti, la mattanza mafiosa non si arresta: un attentato uccide a Palermo, il 29 luglio, il procuratore capo Rocco Chinnici, che indagava sui mandanti degli omicidi La Torre e Dalla Chiesa, ma anche sui "colletti bianchi" della mafia.
Fuori dai confini nazionali, in El Salvador, il 13 marzo, Marianela Garcia Vilas fondatrice della Commissione per i diritti umani e collaboratrice di mons. Oscar Romero viene catturata dall'esercito salvadoregno, brutalmente torturata e uccisa. Il 23 marzo, Ronald Reagan annuncia l'avvio dell'Iniziativa di Difesa Strategica, meglio nota con il nome di "scudo spaziale". Il 9 giugno, in Gran Bretagna, le elezioni politiche confermano la leadership di Margaret Thatcher, al governo dal 1979. Il 30 ottobre in Argentina Raul Alfonsin vince le elezioni presidenziali: sulla scia della disfatta nella guerra delle Falkland/Malvinas torna la democrazia dopo 7 anni di feroce dittatura militare. (v. g.)
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