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FUORIROTTA - 1984

Tratto da: Adista Notizie n° 37 del 26/05/2007

Ancora un anno segnato da stragi, omicidi mafiosi, misteriosi episodi che infittiscono la trama del "libro nero" della storia repubblicana. Partiamo dalla fine, perché l’episodio che più fortemente contrassegna l’anno è del 23 dicembre: una bomba fa esplodere il rapido 904 Napoli-Milano mentre sta percorrendo la galleria fra Vernio e San Benedetto Val Di Sambro: 15 morti e 267 feriti. Se l’anno termina in modo tragico, non si apre in modo migliore. Il 5 gennaio viene infatti ucciso dalla mafia il giornalista Giuseppe Fava, fondatore della rivista I Siciliani. In mezzo, una serie di fatti oscuri segnalano la difficoltà di fare piena luce sulla storia italiana dal dopoguerra: il 24 marzo viene rapinata la Brink's Securmark. La rapina è portata a termine da Toni Chichiarelli e da altri elementi della banda della Magliana. Socio della Brink's Securmark è Michele Sindona. Nella banca vengono fatti ritrovare diversi materiali inerenti al caso Moro e all'omicidio Pecorelli. Un chiaro messaggio. Ma per chi? Chicchiarellli - verrà accertato in seguito - era in contatto con i servizi segreti ed era l’autore del falso comunicato delle Br in cui si annunciava che il corpo di Moro si trovava nel lago della Duchessa. Viene ucciso il 28 settembre di quell’anno. Altra morte strana, il 25 giugno, è quella del potente capo della corrente dorotea della Dc veneta, Toni Bisaglia: cade in mare da un panfilo da 50 ton. Un’onda anomala, si dice. Non sarà fatta l’autopsia. Qualche anno dopo muoiono annegati anche don Mario Bisaglia e Gino Mazzolaio, fratello ed ex segretario particolare del leader Dc. Qualche buona notizia: il 25 marzo, gli Usa concedono l'estradizione di Sindona, che deve essere processato per il fallimento della Banca Privata. Il 10 luglio, la commissione parlamentare di inchiesta sulla P2 approva la dura relazione della presidente Tina Anselmi. In seguito ad essa, si dimette il ministro del Bilancio Pietro Longo (tessera P2 N. 2223).

La politica italiana si accorge del volto autoritario del governo Craxi: il 14 febbraio l’esecutivo vara il decreto di "S. Valentino" che abolisce di fatto la "scala mobile", ossia l’adeguamento automatico all'aumento del costo della vita della retribuzione da lavoro dipendente (i comunisti scatenano una dura battaglia politica e parlamentare. La Cgil si spacca: l’ala "socialista" guidata da Ottaviano Del Turco è favorevole al decreto). Il 18 febbraio, Craxi, che ha sottratto la questione al Parlamanto (che la discuteva dal ‘76), vara il nuovo Concordato tra Stato e Chiesa: pur abolendo l’anacronistico e anticostituzionale riferimento alla "sola religione dello Stato", il nuovo Concordato afferma "il particolare significato che Roma ha per la cattolicità", continua ad assicurare l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche, impartito da insegnanti nominati dall'autorità ecclesiastica, ma pagati dallo Stato, introduce l'ora di religione nelle scuole materne, abolisce la congrua dei preti aprendo la strada al sistema dell'8 per mille, accolla allo Stato gli oneri della tutela del patrimonio artistico gestito da enti e istituzioni ecclesiastiche. L’intervento di Craxi è determinante anche in un’altra vicenda: il 16 ottobre, le reti Fininvest vengono infatti oscurate dai pretori di Roma, Pescara e Torino in osservanza delle sentenze della Corte Costituzionale che vieta l'interconnessione televisiva oltre l'ambito locale (un modo con cui Silvio Berlusconi tentava di scavalcare il divieto di trasmettere su tutto il territorio nazionale). Il 20 ottobre Craxi presenta un decreto-legge d'urgenza che consente a Fininvest, in assenza di una legge sull'emittenza, di riprendere le trasmissioni. Ma il 1984 è anche l’anno in cui la sinistra perde (11 giugno) il segretario del Pci Enrico Berlinguer: colpito da ictus a Padova, nel corso di un comizio per le imminenti elezioni europee. Ai suoi funerali, a Roma, partecipa più di un milione di persone. I risultati delle elezioni, che si svolgono il 17 giugno, vedono il il Pci (che aveva lasciato Berlinguer capolista) superare per la prima (ed unica) volta la Dc. Le urne deludono invece Craxi: il Psi perde consensi. È la prima volta dal 1976.

Ad animare il fronte ecclesiale, non c’è solo il dibattito sul nuovo Concordato. Prosegue l’opposizione all’installazione dei missili nucleari a Comiso: forti le polemiche del movimento per la pace contro mons. Angelo Rizzo, che il 22 dicembre dell’‘83 aveva benedetto la posa della prima pietra di una chiesa all'interno della base Nato. Il venerdì santo una nuova via crucis percorre le strade di Comiso fino ai cancelli della base. Nell’‘84 "scoppia" anche il caso della Teologia della Liberazione. Sotto accusa da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede il teologo peruviano Gustavo Gutiérrez: nelle sue riflessioni ci sarebbe "l'influenza del marxismo". Poi, il 6 agosto, con l'Istruzione Libertatis nuntius il prefetto del Sant’Uffizio, card. Joseph Ratzinger, condanna la TdL. Il 7 settembre il teologo brasiliano Leonardo Boff viene "processato" a Roma da Ratzinger. Infine, a dicembre, il Vaticano costringe il generale dei gesuiti, p. Peter-Hans Kolvenbach, ad espellere dall'ordine p. Fernando Cardenal, ministro dell'Educazione nel governo sandinista del Nicaragua. (v. g.)

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