FUORIROTTA 2001
05/11/2007, 11:45
Annus terribilis. A cominciare dalla situazione politica. In Italia, si va verso le elezioni, fissate per il 13 maggio. Il governo Amato si congeda. A modo suo: mentre si fa aspro lo scontro fra Stato italiano e Santa Sede sulla questione dell'inquinamento elettromagnetico causato dalle antenne di Radio Vaticana e il ministro dell’ambiente Bordon punta i piedi, minacciando di “staccare la spina” all’emittente, l’esecutivo svicola e traccheggia. Il 17 marzo, più di 30mila persone partecipano alle proteste contro il terzo Global Forum sull'e-government. Quando un gruppo di manifestanti prova a forzare un blocco della polizia inizia la mattanza: cariche delle "Forze dell'ordine" e violenze fisiche e psicologiche nelle caserme o nei commissariati dove vengono condotti i fermati. È la prova generale (sotto un altro governo) di ciò che avverrà a luglio a Genova. Intanto, le grandi manovre elettorali si concludono - a destra - con un patto federativo (marzo) tra Ccd e Cdu per presentarsi al voto con una sola sigla (Udc); a sinistra, con la decisione del Prc di non presentare propri candidati nella quota maggioritaria alla Camera per non ostacolare il centrosinistra. Di Pietro invece non si accorda con nessuno e corre da solo. Un fatto che, causa il sistema maggioritario, contribuisce non poco alla sconfitta del centrosinistra. Il 13 maggio, terminate le operazioni di voto (con ore di ritardo e lunghe code ai seggi che fanno inferocire gli elettori), la Casa delle Libertà, pur raccogliendo meno voti del centrosinistra, ottiene però la maggioranza dei seggi parlamentari. Così, l’11 giugno, Silvio Berlusconi può varare il suo secondo governo, promettendo un disegno di legge sul conflitto d'interessi entro i primi cento giorni di governo. Per avere un provvedimento – per di più ultra light - ci vorranno più di tre anni. Il nuovo governo presenta il suo biglietto da visita il 20 luglio, a Genova. Nella città blindata fino all'inverosimile si tiene il G8. Contro le centinaia di migliaia di partecipanti alle manifestazioni altermondialiste si scatena di nuovo l’inaudita brutalità delle forze dell'ordine: durante le manifestazioni di piazza, nella scuola Diaz, nella caserma di Bolzaneto; fino all’uccisione (in circostanze non ancora chiarite) di un ragazzo di 20 anni, Carlo Giuliani. Ma il peggio deve ancora venire. L’11 settembre, negli Stati Uniti, quattro gruppi terroristici, coordinati tra di loro, dirottano aerei di linea e si dirigono verso quattro obiettivi, colpendone tre: il Pentagono e le due Torri Gemelle di New York. Complessivamente muoiono più di 3mila persone. Esecutori, mandanti, dinamiche degli attentati, numero ed identità dei dirottatori e delle vittime a bordo: tutto è ancora avvolto in una fitta nebbia. Quel che è certo, è che gli attentati offrono il destro ad una svolta repressiva, negli Usa e in tutti i Paesi occidentali. E ad un’escalation bellica senza precedenti. La “lotta al terrorismo” comincia già ad ottobre, con l’invasione Usa dell’Afghanistan. Il governo italiano si accoda.Nella Chiesa, finisce (6 gennaio) il giubileo; si prosegue invece con i giubilati. Il card. Ratzinger, con una Notificazione (22 febbraio), obbliga il teologo redentorista spagnolo p. Marciano Vidal a ritrattare le sue tesi su contraccezione, aborto, omosessualità; mette sotto indagine la cristologia del gesuita p. Roger Haight; firma (17 settembre), insieme ai cardinali Medina Estévez (prefetto della Congregazione per il Culto Divino) e Darío Castrillon Hoyos (prefetto sella Congregazione per il Clero), una Notificazione che nega la possibilità dell'ordinazione della donna-diacono. Il papa riconferma (6 marzo) Camillo Ruini per un terzo mandato alla presidenza della Cei, in deroga alla consolidata prassi di limitarsi a due soli mandati (forte di un potere ormai quasi illimitato, Ruini - incassata la vittoria del centrodestra alle elezioni - darà a settembre la sua benedizione alla guerra in Afghanistan). E nell'esortazione apostolica post-sinodale Ecclesia in Oceania (22 novembre) Wojtyla respinge tutte le richieste di riforme pastorali che arrivano dall’altro emisfero. Qualcosa, però, sfugge alla vigilanza vaticana e il 27 maggio mons. Emmanuel Milingo sposa a New York la coreana Maria Sung, in un rito collettivo officiato dal reverendo Sun Myung Moon, fondatore dell'omonima setta. Solo in extremis il papa (agosto) riesce a convincere Milingo a rinunciare alla convivenza con Maria Sung e a rompere con Moon. Comincia per l’arcivescovo un lungo “ritiro” spirituale. Intanto, il 3 maggio, la Cassazione conferma l'assoluzione di don Mario Frittitta, che confessava e comunicava durante la latitanza il boss mafioso Aglieri. Nel mondo non c’è solo l’11 settembre. Il 6 febbraio, in Israele, il Likud vince le elezioni; Ariel Sharon diventa primo ministro. Dal 25 febbraio all’11 marzo, in Messico, il subcomandante Marcos intraprende una lunga marcia nel Paese per i diritti indigeni. Il primo aprile, ad Amsterdam, primo matrimonio civile tra omosessuali. Il 10 l’Olanda - primo Paese al mondo - approva la legge che legalizza l'eutanasia. Il 28 giugno l'ex presidente jugoslavo Slobodan Milosevic viene estradato all'Aja su richiesta del Tribunale Penale Internazionale. Dopo una lunga vicenda giudiziaria, iniziata nel ‘98, il 9 luglio la Corte d'appello di Santiago del Cile stabilisce che Augusto Pinochet non è processabile per i crimini commessi sotto la dittatura per "moderata demenza". (v. g.)
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