PROVE TECNICHE DI DEMOCRAZIA: A PISTOIA, IL VESCOVO CONSULTA I LAICI PER LA NOMINA DEL VICARIO
Tratto da: Adista Notizie n° 87 del 15/12/2007
34187. PISTOIA-ADISTA. Avrebbe forse preferito la riservatezza il nuovo vescovo di Pistoia, mons. Mansueto Bianchi, ma la sua scelta di consultare anche dei laici per decidere il futuro vicario generale per la diocesi ha suscitato l’interesse della stampa. Solitamente questo genere di consultazioni viene condotto in assoluta autonomia da parte del vescovo. Mons. Bianchi, invece, ha scelto una soluzione "partecipativa", inviando, nei giorni scorsi, due lettere: una destinata ai sacerdoti, l’altra ad un gruppo di laici composto da direttori di uffici pastorali e componenti del Consiglio pastorale diocesano. Questa la richiesta contenuta nelle missive: "Ti chiedo di segnalarmi due nomi di sacerdoti diocesani che tu ritieni adatti a ricoprire il ruolo di vicario generale, tra i quali il Vescovo possa scegliere". La riservatezza è garantita, dice mons. Bianchi, sottolineando l'importanza di "questo gesto di partecipazione" e il desiderio "di camminare verso uno stile di corresponsabilità e di condivisione che ci educhi concretamente a un metodo ecclesiale di comunione. Il vicario - si apprende dalla lettera - deve essere una persona di fiducia del Vescovo, ma è chiaro che, per chi è chiamato a compiere tale servizio, è di conforto e sprone sapere che gode della stima di molti e qualificati laici". I consultati hanno tempo fino al 15 dicembre per formulare le loro proposte e potranno rispondere per iscritto, ma il vescovo si è dichiarato disponibile anche a colloqui diretti. Per la gioia dei laici cattolici della diocesi.L'annuncio del vescovo arriva ad un anno esatto dalla sua presa di possesso della diocesi. Il suo predecessore, mons. Simone Scatizzi, era stato vescovo a Pistoia per 25 anni. Preso possesso della diocesi, mons. Bianchi confermò per un anno alcuni incarichi e organismi ecclesiali fra cui anche quello del vicario episcopale, mons. Giordano Frosini. Ora, per la sua sostituzione, chiede dunque "un aiuto e un suggerimento".
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!