LA MARCIA SU LOURDES: VENTIMILA SOLDATI IN PELLEGRINAGGIO PER PREGARE LA PACE ARMATA
Tratto da: Adista Notizie n° 39 del 24/05/2008
34426. ROMA-ADISTA. I soldati degli eserciti di mezzo mondo si recheranno in pellegrinaggio a Lourdes dal 22 al 25 maggio “per rendere grazie alla Vergine Maria” e per chiedere la grazia di poter essere, anche in guerra, “esemplari artigiani di pace”. E insieme a loro, sempre nella cittadina di Santa Bernadette, si ritroveranno anche i docenti e i ricercatori delle “Università della Pace”, giunti al loro VIII Incontro: una concomitanza non casuale ma fortemente voluta da p. Jean Louis Théron, direttore del Pellegrinaggio militare internazionale (che si è svolto per la prima volta nel 1958) e cappellano militare a Lourdes, per riaffermare, come da sempre sostengono gli Ordinariati militari, lo stretto legame tra Forze armate e pace. Del resto lo stesso papa Benedetto XVI, da quando è salito al soglio pontificio, ha più volte tessuto l’elogio degli eserciti nella costruzione della pace e della Chiesa “con le stellette”, cioè dei cappellani militari (v. Adista nn. 1 e 81/06).
Da cinquant’anni “i militari vengono a Lourdes per celebrare e rendere grazie alla Vergine Maria” e per “essere esemplari artigiani di pace là dove sono attesi”, spiega alla Radio Vaticana (23/4) p. Théron, che annuncia: quest’anno avremo “l’onore e, credo, l’esclusiva, di avere anche la Guardia pontificia che viene a Lourdes; per noi questa è un’occasione ulteriore per sottolineare l’unità e la comunione con il Santo Padre, che parla tanto della pace nel mondo. Noi vogliamo essere fautori di questa pace nel mondo”. In tutto saranno 22mila i soldati provenienti da oltre 40 Paesi (fra cui alcuni Stati africani e la Cina, i cui militari saranno presenti in “incognito”) che sfileranno per le strade di Lourdes fino alla grotta di Massabielle e concluderanno il pellegrinaggio con una messa solenne “per la riconciliazione di tutti i popoli” e per la pace nel mondo. Gli italiani saranno più di 6mila, di tutte e quattro le Forze armate, accompagnati dal generale Domenico Rossi, comandante della Regione militare centrale: “Le Forze armate – dichiara alla Radio Vaticana – combattono per la pace con l’esempio tutti i giorni, in tutti i Paesi in cui vengono chiamati. È un lavoro quotidiano che porta a costruire ponti, a fare strade. È un impegno che porta a costruire scuole, ad insegnare a parlare di pace. Io penso che con questo esempio e con l’umanità che i soldati italiani forse per cultura, per tradizione o per storia mettono nel loro lavoro, si può essere effettivamente portatori di pace”. Questo pellegrinaggio “è una grazia”, spiega mons. Vincenzo Pelvi, ordinario militare per l’Italia e successore del card. Angelo Bagnasco alla guida della diocesi con le stellette. E, aggiunge, si pone anche come “preparazione” al convegno dell’Ordinariato militare d’Italia che si svolgerà nel prossimo mese di ottobre ad Assisi, la ‘città della pace’. (l. k.)
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